A love story, famous arias and the Rossini's masterpiece which will be performed by 900 kids and the Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino. The characters are as real figures of the commedia dell'arte, or rather as mechanisms of a comic watch that is always about to explode. The story deals with a beautiful young woman, Rosina, who is under the control of her guardian, Dr. Bartolo. The pompous old man wants to marry his ward. Meanwhile, she is being romanced by Count Almaviva, who appears in a series of disguises. Rosina thinks he is a poor student named Lindoro. Rosina’s music master, Don Basilio, warns Bartolo that the Count is in town and has set his sights on Rosina. Basilio plans to use slander to destroy Almaviva’s reputation. Figaro, the title character, assists the Count in his effort to win Rosina: will he be able to be the real factotum and to solve all Rosina and Count problems?
Assistenti di Figaro
Stefano Mascalchi/Leonardo Mappa
Servi di scena - Uomini
Luca Baldini, Andrea Landi, Federico Zini e Gabriele Zini
Servi di scena - Donne
Chiara Casalbuoni, Marta Bonucci, Letizia Perini, Giada Mancini e Viola Rocchini
Un'acrobata
Cecilia Russo
Un trampoliere
Pietro Rasoti
CORI PLATEA (matinée percorso alternativo) 500 bambini delle scuole elementari e secondarie di primo grado della Città di Firenze
Un circo: il Gran Circo Siviglia. Un Factotum: Figaro, bugiardo, ciarliero, scaltro, sempre pronto ad aiutare il prossimo …. pur di mettersi in tasca qualche doblone … Uno che si burla di chi comanda, un regista dell’intrigo, un mago delle soluzioni, che grazie alle personali competenze e intuizioni, del circo, inteso come arena dove le gerarchie dipendono solo dalle doti personali e non dal censo o dalla nascita, ha fatto il suo mestiere; un equilibrista, un truccatore, un saltimbanco, un barbiere! Rosina è invece su un trapezio in equilibrio fra la prepotenza di Bartolo, il domatore, e le offerte amorose di un nobile spettatore, il Conte d’Almaviva. Bartolo che è anche il tutore della Rosina “domina” incontrastato l’arena con la caratteristica arroganza di chi lavora con gli “animali feroci” e le mancanze ridicole di coloro che credono che la segregazione sia strumento dell’amore. Poiché in quest’opera del grande Rossini è l’amore il vero filo conduttore. Un amore contrastato, un vecchio sciocco, una giovane appassionata, un nobile innamorato e un “aiutante magico” che, come in tutte le storie romantiche, collaborerà in maniera ironica e trasgressiva alla buona riuscita della storia. E poi in questo Tutti mi Chiamano si vedranno anche una sarabanda di personaggi strampalati: circensi, pagliacci, musicisti, conigli che escono dal cappello come soluzioni, cigni magici e bambini, i 900 bambini del progetto all’Opera che da 12 anni Venti Lucenti porta in scena in quello che è divenuto un grande progetto di divulgazione dell’Opera lirica con i ragazzi. E poi i giovani cantanti dell’Accademia del Maggio Musicale, assieme ad attori, trampolieri, acrobati, condiscono questo spettacolo dal ritmo travolgente, affidato a caratteri, trovate, suggestioni che mai si fermano, secondo l’intrigante intreccio drammaturgico. Ma sopra tutto questo vi è la musica, la musica eseguita dall’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, nell’anno in cui ricorre il 150° anniversario della morte del grande compositore pesarese, gli strepitosi numeri musicali divenuti tutti celeberrimi, spumeggianti, ricchi di virtuosismi, che guidano qualsiasi movimento o carattere del palcoscenico; la musica di un maestro, che ci ricorda sempre la straordinaria tradizione dell’opera nel suo dispiegarsi e che resta, nonostante il tempo passato, una fondamentale maniera di esprimere i sentimenti dell’intera umanità.