Una vera e propria rivoluzione scoppia nel 1923 quando Arnold Schönberg illustra la dodecafonia, un nuovo modo di comporre musica utilizzando senza gerarchie tutti e dodici i suoni della scala melodica. In Italia il primo seguace di questa teoria è Giacinto Scelsi, in questa eccezionale serata rappresentato da Concertino e da Rotativa, scritto del 1930 eppure mai eseguito. Tutt’altra strada sceglie invece di percorrere Alfredo Casella e quando nel 1941 riceve dai Wiener Philharmoniker la commissione di un brano per il loro centenario, ricorre ai lavori del più celebre virtuoso del violino per creare l’infuocata Paganiniana. Dopo gli echi blues e jazz di Urban Gardens di Nicola Campogrande, un’ulteriore richiamo alla grande tradizione è offerto dalla suite Rossiniana di Ottorino Respighi.
Program
Giacinto Scelsi Rotativa symphonic movement for piano and orchestra - First Italian performance
Alfredo Casella Paganiniana op. 65
Nicola Campogrande Urban Gardens for piano and orchestra - First Italian performance
MARCO ANGIUS
Dopo gli studi musicali a Roma e universitari a Bologna fonda l’ensemble Algoritmo, con cui vince il Premio del Disco Amadeus per l’incisione di Mixtim di Ivan Fedele. È quindi invitato a dirigere complessi come Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, Orchestra del Teatro Comunale di Bologna, Orchestra Sinfonica Giuseppe Verdi di Milano, Orchestra della Toscana, Orchestra del Teatro La Fenice, Tokyo Philharmonic Orchestra, Orchestra della Svizzera Italiana. Autore di numerosi saggi sulla musica contemporanea quali Come avvicinare il silenzio: la musica di Salvatore Sciarrino e Ali di Cantor: la musica di Ivan Fedele, dal 2015 è Direttore Musicale e Artistico dell’Orchestra di Padova e del Veneto.
EMANUELE ARCIULI
Nasce a Galatone, presso Lecce, nel 1965. Dopo il diploma in pianoforte, ottenuto con lode al Conservatorio Niccolò Piccinni di Bari, si perfeziona Con un repertorio che spazia dal classicismo viennese alla musica contemporanea, suona al fianco di complessi come Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, Orchestra Filarmonica di San Pietroburgo, Orchestra del Teatro Comunale di Bologna, Brussels Philharmonic, Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI, Rotterdams Philharmonisch Orkest e sotto la bacchetta di direttori quali Roberto Abbado, Brad Lubman, Wayne Marshall, James MacMillan, Kazushi Ono, Zoltán Peskó, Stefan Anton Reck. Docente di pianoforte al Conservatorio di Bari e autore del volume Musica per pianoforte negli Stati Uniti, nel 2011 riceve il Premio Abbiati come miglior solista.