C’era una volta un ragazzo. Un ragazzo giovanissimo che aveva deciso di scrivere la musica. Ha provato e col tempo è diventato un compositore famoso: si chiamava Luigi Cherubini. Quando aveva quindici anni, nel 1775, a Firenze, la città dove era nato, ha scritto una piccola opera lirica, un intermezzo, “Il giuocatore”, che parla di una coppia dove il marito gioca a carte, abusando della pazienza della moglie. Nel nostro spettacolo abbiamo deciso di sperimentare un po’ con la macchina del tempo e di trasportare la storia di Cherubini dal Settecento ai giorni nostri. I personaggi sono diventati quindi una coppia moderna: la moglie - una blogger e lady mondana, il marito - figlio di genitori ricchi, che passa il suo tempo a giocare on line. Il loro quotidiano è pieno di impegni virtuali, social e vari gadget, attraverso i quali i due giovani sposi fanno fatica a vedere l’un l’altra. Ma durante questa nostra storia, breve ma densa e ricca di accadimenti e svolte inaspettate, le cose cambiano, e non di poco, offrendo agli spettatori la possibilità di una riflessione su tanti aspetti della vita dell’uomo, in primis la Comunicazione, quella vera e quella virtuale, e la loro coesistenza.
Il giuocatore
Intermezzo in tre parti di Antonio Salvi
Musica di Luigi Cherubini
Revisione di Bruno Rigacci
Edizione: Otos, Firenze
Nuovo allestimento del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino