Stagione estiva 2017
OperaMusical Evento extra

La Congiura, Firenze 1478

Riz Ortolani

La Congiura vive il clima dell'epoca, della città, di quel mondo mediceo, del quale sono evidenti le similitudini e i parallelismi con il nostro mondo e la nostra epoca, per descrivere cioè un tempo di espansione che vorrebbe e potrebbe essere di rinascimento e di libertà ma che invece soffre delle forze oscure che si muovono nell'ombra per frenare e trattenere la spinta al cambiamento.

È l'eterna lotta fra lo slancio della gioventù e la voglia di stabilità di chi detiene il potere consolidato, in un confronto che non arriva ad essere aperto e alla luce del sole, e dunque passa per le vie traverse e nascoste della 'congiura'.

È sempre la stessa lotta: amore, odio, potere.

D'altronde il tema 'Principe della gioventù' è insito nello svolgimento dello spettacolo e lo permea costantemente, non ha bisogno di essere richiamato e l'accento è più efficacemente posto sull'elemento del mistero e dell'azione nascosta, elemento che si ritrova nel nostro quotidiano, nella vita di tutti i giorni, e dunque è più attuale.

C'è anche da ricordare che anche il grande Vittorio Alfieri usò questo termine nella sua 'congiura dei pazzi'

 

La Congiura, Firenze 1478
OperaMusical di Riz Ortolani

Artisti

Musiche
Riz ortolani

Libretto
Riz Ortolani
Ugo Chiti

Liriche
Lorenzo Raggi
Mae Kroville

Regia e direzione artistica
Sandro Querci

Coreografie
Fabrizio Angelini

Direttore musicale
Roberto Gori

Costumi
Stefano Nicolao

Direzione scenografia e allestimenti
Leonardo Bonechi

Assistenti alla regia
Giuseppe di Falco
Letizia Cirri
Giulia Bonuccelli

Assistente alla coreografia
Daniela Gorella
Lorenzo il Magnifico
Luca Maggiore

Franceschino de' Pazzi
Sandro Querci

Giuliano il Principe
Luca Giacomelli Ferrarini

Fioretta
Francesca Colapietro

Cencia
Silvia Querci

Pico della Mirandola
Cristian Ruiz

Fra' Arlotto
Fabrizio Checcacci

Il poeta Pulci
Gabriele de Guglielmo

Jacopo de' Pazzi
Marcopaolo Turci

Lucrezia
Elena Talenti

Clara
Serena Carradori
La Congiura, Firenze 1478 racconta un momento cruciale nella storia della città di Firenze: la Congiura de’ Pazzi, quando il potere e l’amore per le arti della famiglia dei Medici si scontrarono con l’odio e la gelosia di quella dei Pazzi, capeggiata dal perfido Franceschino.

La trama si rifà alla storia di una giovinezza sfacciata, esibita nelle prepotenti partite di calcio fiorentino, nei tornei a cavallo, e nel appassionato amore di Giuliano de’ Medici per la giovanissima Fioretta Gorini, la figlia diciassettenne di un umile mercante di stoffe.

Al fianco di Giuliano c’è il fratello più grande, e più famoso: Lorenzo il Magnifico, e con lui tutto lo splendido scenario della Firenze medicea nel momento più importante della sua storia, il Rinascimento.

La Congiura, ordita in soli 4 mesi, dal gennaio all’aprile del 1478, culminò con l’assassinio del Principe Giuliano nella Cattedrale di Santa Maria del Fiore durante la Santa Messa dell'Ascensione del 26 Aprile, officiata dal Cardinale Riario, di soli 17 anni, nipote di Papa Sisto IV.

Franceschino e Bandini sono andati amichevolmente a prendere Giuliano a Palazzo Medici per essere sicuri della sua presenza e quindi lo accompagnano nella cattedrale ed entrati si pongono, Bandini alla sinistra di Giuliano e Franceschino alla sua destra.

Il silenzio della preghiera sommessa dei fedeli viene squarciato dal grido isterico di Franceschino: ORA.

 

Organizzata per assassinare i due fratelli Medici e distruggerne il potere, la Congiura de’ Pazzi non riuscì nell'intento perché Lorenzo venne miracolosamente salvato dallo slancio dell’amico Nori che si mise davanti a lui e morì prendendo il colpo di spada destinato a Lorenzo mentre il gruppo di amici riuscì a mettere Lorenzo dentro la sagrestia.

Tutti i fiorentini si rivoltarono contro i Pazzi massacrandoli orrendamente.

Il famoso fatto storico, mai raccontato prima d’ora in teatro, permette la coinvolgente messa in scena di un’epoca inquieta, dove intrighi e tradimenti personali e familiari si mescolano con l’amore, la religione, l’ambizione e l’ipocrisia delle relazioni politiche e diplomatiche.

Una commistione unica di grandi eventi e forti sentimenti, vissuti da personaggi giovanissimi eppur straordinari in un periodo di ricchezza irripetibile per le arti e la cultura italiana: il Rinascimento.
RIZ ORTOLANI

La forte personalità musicale di Riz Ortolani si impone per la completezza e la qualità della sua opera artistica, poliedrica, innovativa ante litteram; compositore, sapiente orchestratore delle sue opere ed eccellente direttore d’orchestra.
Una carriera che spazia dal cinema, al teatro, alla musica classica, alle opere televisive, al podio per la direzione di concerti sinfonici di musiche per il cinema; ha diretto le prestigiose orchestre sinfoniche di Londra, Berlino, Houston, Rio de Janeiro, Mexico, La Fenice di Venezia, la Sinfonica del Teatro dell’Opera di Roma, del Regio di Torino, la Philharmonique de Montecarlo etc., resta memorabile il suo tour in Giappone alla direzione dell’Orchestra Sinfonica di Vienna.
Nasce a Pesaro dove compie tutti gli studi classici musicali e si diploma al prestigioso Conservatorio Gioachino Rossini. Terminati gli studi, non ancora ventenne, si trasferisce a Roma dove si unisce ad un gruppo di giovani strumentisti dell’orchestra della Rai.
A questa risalgono i suoi primi arrangiamenti che lo mettono in luce nell’ambiente; ai dirigenti della RAI non sfugge la personalità del giovane pesarese e gli affidano la direzione dell’orchestra jazzsinfonica che gli dà immediata popolarità. Si rivela ottimo direttore d’orchestra e i suoi arrangiamenti si fanno molto apprezzare per l’abilità con cui crea nuove sonorità attraverso un’interessante fusione di archi e fiati sfruttando al massimo il virtuosismo delle due sezioni. Sarà sempre così: un fuoriclasse che brucia le tappe.
La sua carriera cinematografica inizia nel 1962 in maniera sorprendente, unica, con il suo primo film Mondo Cane la cui colonna sonora, generosa, innovativa e brillante, lo impone all’attenzione mondiale: il tema del film, divenuto famoso con il titolo More, cantato nella colonna sonora internazionale da Katyna Ranieri (sua moglie), gli vale infatti nel ’64 a Hollywood la sua prima Nomination all’Oscar come “Best Theme Song” e vince il Grammy dell’Academy of Arts and Sciences di New York come “Best Instrumental Theme”.
More conta oltre mille incisioni dei maggiori artisti nel mondo, più di 60milioni di dischi venduti; nel 2007 Special Citation of Achievement per sette milioni di trasmissioni Radio Broadcast in USA. Riz Ortolani è il primo musicista italiano ad avere ricevuto simili ambiti riconoscimenti americani.
Collabora con le maggiori produzioni americane, MGM, United Artist, Universal, con noti registi italiani e stranieri: Vittorio De Sica, Dino Risi, Franco Zeffirelli, Terence Young, Edward Dmytryk, etc. Notevoli i lunghi e fruttuosi sodalizi artistici con Damiano Damiani per i coraggiosi film inchiesta, compresa La Piovra, prima versione originale televisiva, ed i venticinque anni di collaborazione con Pupi Avati che gli valgono 4 David di Donatello (www.rizortolani.it).
Nella sua vasta produzione ci sono partiture divenute “cultscores” ancora oggi di insuperabile maestria e sorprendente attualità: da Mondo Cane a Il Sorpasso, verso Anzio ed Africa Addio, con La Rolls Royce Gialla e La donna nel Mondo, Valachi Papers, Fratello Sole Sorella Luna, L’inchiesta e più recentemente Ma quando arrivano le Ragazze, La Rivincita di Natale, Il papà di Giovanna, etc.
Nel 2001 presenta la prima sinfonia “Sinfonia della Memoria” in quattro movimenti per grande
orchestra e riceve la Medaglia d’argento per alti meriti artistici dal Presidente della Repubblica Italiana, Carlo Azeglio Ciampi, dopo essere stato già insignito dell’Onorificenza di Commendatore dal Presidente Oscar Luigi Scalfaro.
Nel 2004, al Maggio Musicale Fiorentino, viene presentato “In una parte di cielo” (coreografo Giorgio Mancini) il suo primo balletto sulla vita di Michelangelo.
Nel 2006 viene costituita a Pesaro la “Fondazione Riz Ortolani” per la musica, borse di studio, seminari, dibattiti, concertistica, mostre ecc: ne sono fondatori lo stesso Riz Ortolani e sua moglie Katyna Ranieri.
Nel 2007 nasce l’OperaMusical “The Conspiracy” un progetto teatrale che maturava da anni: una vera e appassionante storia di bella immagine italiana. Inizialmente, l’OperaMusical viene messa in scena, in prova, con un primo titolo sperimentale “Il Principe della Gioventù” (appellativa dato a Giuliano de’ Medici da Poliziano) per arrivare alla versione definitiva di oggi con il titolo originario “La Congiura, Firenze 1478”.
Nel 2013 è vincitore del Film Fest di Gent, in Belgio, l’evento internazionale più famoso del mondo specializzato sul tema del rapporto fra musica e cinema e riceve l’ambito riconoscimento premio Lifetime Achievement Award alla Carriera.
NOTA DELL’AUTORE

 

Questo lavoro mi ha impegnato molto, soprattutto per la ricerca di uno stile con il quale costruire tutta l’opera.

Nella partitura ho voluto inserire anche una forma stilistica dissonante poiché la dissonanza pilotata poteva darmi una forza drammatica più potente, oltre che ad una sonorità più intensa ed interessante.

Il primo brano strumentale, per esempio, almeno nell’intenzione, inizia come se il suono provenisse dalle viscere della terra, con una sonorità vibrante di un leggero terremoto; si innalza con alcune sonorità dissonanti, che continuano nel loro cammino musicale: al massimo del crescendo interviene una seconda sezione tonale che sfida la precedente dissonanza.

È logico che con la partita di questo “calcio fiorentino” (caccia) – precursore di quello moderno (goal) – ho musicalmente definito le due squadre: i rossi sono i Medici; i neri, invece, i Pazzi. L’esposizione del gioco si basa su percussioni violente per stimolare le due squadre a quello che è un calcio violento come in effetti era quello originale dell’epoca; ci sono alcune citazioni, quali un tema liturgico che ho esposto con un grandioso concertato di orchestra che introduce un terzo elemento: il potere temporale della Chiesa, che aleggia su tutta la storia della congiura dei Pazzi. Attraverso questo tema liturgico si sviluppa tutta la potenza del gioco fiorentino.

Fra i temi e le arie di tutti protagonisti che mi hanno molto sedotto ed impegnato “Amo il mio odio” (Franceschino) fortemente drammatico, “Amante mia” (Lorenzo) la dichiarazione d’amore alla sua città, il duetto dei due fratelli Lorenzo e Giuliano, e il concertato finale per gli otto protagonisti con coro e orchestra sono forse le pagine più intense anche per l’atmosfera dell’opera.

Riz Ortolani
Date

Mar 13 giugno, ore 20:30
Lun 12 giugno, ore 20:30
Dom 11 giugno, ore 20:30
Sab 10 giugno, ore 20:30

Prezzi
Platea I 30 €
Platea II 20 €
Platea III 15 €
Dove

Teatro del Maggio Musicale Fiorentino

Piazzale Vittorio Gui, 1
50144 Firenze

Dettagli e mappa