Stagione estiva 2014
Opera

Il Barbiere di Siviglia

DI GIOACHINO ROSSINI

Un caleidoscopio di travestimenti, serenate notturne, equivoci esilaranti e brani celeberrimi. Il Barbiere di Siviglia, composto da Gioachino Rossini in una dozzina di giorni, va in scena per la prima volta al Teatro Argentina di Roma il 20 febbraio 1816. L’esito della serata, uno dei fiaschi più clamorosi della storia della musica, forse organizzato dagli ammiratori di Giovanni Paisiello contrariati di vedere il giovane musicista alla prese con un soggetto già affrontato dall’anziano Maestro, amplifica l’inarrestabile popolarità di questo capolavoro. L’opera buffa per eccellenza approda ora sul palcoscenico dell’Opera di Firenze nello storico e coloratissimo allestimento di José Carlos Plaza.
Il Barbiere di Siviglia o sia L'Inutile Precauzione
Melodramma buffo in due atti dalla commedia omonima di Pierre-Augustin Caron de Beumarchais
Libretto di Cesare Sterbini
Musica di GIOACHINO ROSSINI
Edizione: Edwin Kalmus & Co., Inc., Boca Raton, Florida

Allestimento del Maggio Musicale Fiorentino, 1994


Cantato in italiano. Sopratitoli in inglese e italiano.


Scarica il libretto dell'Opera in PDF

Artisti

Direttore
Fabrizio Maria Carminati


Regia
José Carlos Plaza


Scene e costumi
Sigfrido Martin-Begué


Luci
Fiammetta Baldiserri


Maestro del Coro
Lorenzo Fratini


ORCHESTRA E CORODEL MAGGIO MUSICALE FIORENTINO

Don Bartolo
Paolo Bordogna /
Marco Filippo Romano (18, 22)


Rosina
Sumi Jo /
Antoinette Dennefeld (18, 22)


Figaro
Mario Cassi /
Filippo Fontana (18, 22)


Il Conte di Almaviva
Filippo Adami (15, 17, 21, 22) /
Giorgio Misseri (18)


Don Basilio
Ugo Guagliardo /
Gabriele Sagona (18, 22)


Fiorello
Salvatore Grigoli


Berta
Elena Borin /
Katarzina Medlarska (17, 18, 22)


Un ufficiale
Saverio Bambi

ATTO I

La notte sta volgendo al termine quando, in una piazza di Siviglia, il Conte d’Almaviva con l’aiuto del servo Fiorello e di alcuni musicisti, canta una serenata sotto le finestre dell’amata Rosina. Non ottenendo nessuna risposta dalla ragazza chiede consiglio al barbiere Figaro; egli gli rivela che Don Bartolo, tutore della ragazza, la tiene segregata con l’intento di sposarla. Quando Rosina finalmente si affaccia al balcone, lascia cadere un biglietto in cui domanda il nome dello spasimante. Il Conte, per accertarsi dei reali sentimenti della ragazza, dichiara di essere di umili origini e di chiamarsi Lindoro. L’azione si sposta ora all’interno dell'abitazione di Don Bartolo, dove Rosina consegna a Figaro una lettera per Lindoro. Don Basilio, maestro di musica della ragazza, avverte il tutore dell’arrivo in città del Conte e gli consiglia di inventare qualche calunnia che lo metta in cattiva luce agli occhi di Rosina. L’entrata di Almaviva, travestito su consiglio del barbiere da soldato ubriaco, crea tanto scompiglio da costringere le forze dell’ordine a irrompere sulla scena.



ATTO  II

Il Conte, spacciandosi questa volta per il sostituto di Don Basilio, riesce nuovamente a entrare negli appartamenti di Don Bartolo mentre Figaro, giunto per la rasatura, si impossessa della chiave del terrazzo. Col sopraggiungere del vero maestro di musica la situazione precipita: Don Basilio è messo a tacere in cambio di una borsa d’oro e il tutore, accortosi dell’imbroglio, scaccia il presunto Lindoro. Per fare arrestare il rivale e sposare Rosina, Don Bartolo esce di casa e invia Don Basilio a cercare un notaio. Il Conte, che nel frattempo si è introdotto nuovamente nell'edificio, svela la propria identità alla ragazza e la sposa approfittando dell’arrivo del notaio. Al tutore quindi non resta che accettare le nozze, ben contento di non dover fornire una dote a Rosina.

Gioachino Rossini



GIOACHINO ROSSINI

Nasce a Pesaro il 29 febbraio 1792, figlio di un suonatore di trombetta e di una cantante. Comincia a studiare clavicembalo e canto a Lugo, per poi iscriversi nel 1806 alle lezioni di violoncello, pianoforte e composizione del Liceo Musicale di Bologna. Debutta nel 1810 con La cambiale di matrimonio al Teatro San Moisè di Venezia, ma i primi grandi successi li ottiene con La pietra del paragone (1812), Tancredi e L’Italiana in Algeri (1813). Assunto dall’impresario Domenico Barbaja come direttore dei teatri napoletani di San Carlo e del Fondo con l’obbligo di scrivere due opere all’anno, componeOtello (1816), Mosè in Egitto (1818), Ermione (1819),Maometto II (1820). A Roma tra il 1816 e il 1817 vanno in scena Il Barbiere di Siviglia e La Cenerentola; sempre nel 1817 è la volta di La Gazza Ladra alla Scala di Milano. ConGuillaume Tell (1829) abbandona il teatro d’opera e si dedica allo Stabat Mater (1841) e alla Petite Messe Solennelle (1863). Muore a Passy, presso Parigi, il 13 novembre 1868.


José Carlos Plaza



JOSE CARLOS PLAZA

Nasce a Madrid nel 1945 e studia recitazione al Teatro Estudio. Dal 1965 intraprende l’attività di regista nel teatro di prosa, fondando e dirigendo diverse compagnie tra cui il Teatro Experimental Indipendiente, il Teatro Estable Castellano e il Centro Dramático Nacional. Porta quindi in scena testi di Sofocle, Eschilo, Shakespeare, Molière, Voltaire, Dostoevskij, Camus, Brecht, Dürrenmatt, Cocteau, Fo. Si dedica anche all’opera lirica lavorando su L’OrfeoOrfeo ed EurudiceLe Nozze di FigaroErnaniMacbethWozzeck. Nel 1995 inaugura il Teatro Real di Madrid con Divinas Palabras di Antón García Abril. Dal 1999 è direttore delle scuole di teatro dell’Andalusia. Riceve il Premio Nacional de Teatro nel 1967, nel 1970 e nel 1987, nonché i Premi Mayte, Fotogramas e Città di Valladolid.


Fabrizio Maria Carminati



FABRIZIO MARIA CARMINATI

Si diploma in pianoforte sotto la guida di Carlo Pestalozza e in direzione d’orchestra col massimo dei voti. Dal 1992 al 1999 è assistente musicale alla Direzione artistica del Teatro Regio di Torino e sale per la prima volta sul podio con La Bohème. Dal 2000 al 2004 è Direttore artistico del Teatro Donizetti di Bergamo e dal 2004 al 2006 ricopre lo stesso ruolo presso la Fondazione Arena di Verona. Nominato Primo Direttore ospite all’Opéra de Marseille fino al 2015, ha all’attivo più di quaranta titoli d’opera. Ospite di numerosi teatri in Italia e all’estero, lavora con cantanti come Alfredo Kraus, Raina Kabaivanska, Katia Ricciarelli ed Enzo Dara. La sua discografia include:Maria StuardaAnna BolenaNormaFedora, Leconvenienze ed inconvenienze teatrali e Il campanello.

Prezzi
Posto unico 30 €
Dove

Teatro del Maggio Musicale Fiorentino

Piazzale Vittorio Gui, 1
50144 Firenze

Dettagli e mappa