80° Maggio Musicale Fiorentino
Opera

Idomeneo

Wolfgang Amadeus Mozart

Una spiaggia di detriti e relitti, naufraghi simili a profughi, un complesso rapporto tra padre e figlio: sono gli elementi che portano in vita un dramma, quello di Idomeneo re di Creta, che parte dal mito greco per arrivare ai nostri giorni. Il popolo cretese, oppresso dalle conseguenze del non mantenuto giuramento di Idomeneo, appare nella regia di Damiano Michieletto un popolo costretto a emigrare per sopravvivere; mentre non potrebbe essere più stridente la contrapposizione tra Ilia, vista come una scarmigliata "principessa-migrante" ed Elettra, mostrata come una donna elegante quanto sprezzante. La musica è quella immortale di Wolfgang Amadeus Mozart, che aveva venticinque anni quando compose l'Idomeneo, la sua prima "opera seria" che rompeva con la tradizione italiana del periodo attraverso l'inserimento brani orchestrali, danze e cori che assumono un ruolo attivo nell'opera.

Idomeneo (Idomeneo re di Creta)
Opera seria in tre atti
Musica di Wolfgang Amadeus Mozart
Libretto di Giambattista Varesco dall'Idoménée di Antoine Danchet
Prima rappresentazione: 29 gennaio 1781 al Teatro Cuvilliés di Monaco di Baviera.

Allestimento del Theater an der Wien

Artisti

Direttore
Gianluca Capuano

Regia
Damiano Michieletto

Scene
Paolo Fantin

Costumi
Carla Teti

Luci
Alessandro Carletti

Video design
Rocafilm

Maestro del Coro
Lorenzo Fratini

Orchestra e Coro del Maggio Musicale Fiorentino
Idomeneo
Michael Schade

Idamante
Rachel Kelly

Ilia
Ekaterina Sadovnikova

Elettra
Carmela Remigio

Arbace
Leonardo Cortellazzi

Il gran sacerdote di Nettuno
Mirko Guadagnini
Atto I.

Dopo la caduta di Troia, Idomeneo, re di Creta, sta tornando in patria dal figlio Idamante, ma la sua flotta è colta dalla tempesta. La figlia di Agamennone, Elettra, dopo l’uccisione della madre Clitennestra, si è rifugiata a Creta dove si è innamorata di Idamante, che ama invece Ilia, figlia di Priamo re di Troia, inviata da Idomeneo a Creta come prigioniera. La incontriamo all’inizio dell’opera combattuta fra l’amore per un nemico e il suo onore di principessa troiana. Idamante, sperando nel prossimo arrivo del padre, libera i prigionieri troiani e dichiara ad Ilia il suo amore, ma la giovane lo respinge facendo violenza al proprio sentimento. La liberazione dei prigionieri irrita Elettra, che accusa Idamante di proteggere i nemici e di oltraggiare così tutta la Grecia. Intanto Arbace reca la falsa notizia che Idomeneo sarebbe annegato in un naufragio: mentre Idamante si ritira in preda al dolore, Elettra dà libero sfogo alla propria gelosia, pensando che il giovane, ormai re, sposerà certamente Ilia. Finalmente Idomeneo riesce a raggiungere Creta, ma durante la tempesta, per placare la collera di Nettuno, ha fatto voto di sacrificare al dio il primo essere umano che incontrerà sulla terraferma: ormai in salvo, ripensa angosciato al suo terribile voto. Giunge un giovane e Idomeneo scopre inorridito che si tratta di Idamante. Il re fugge disperato, vietando al figlio di seguirlo, mentre il giovane, che nulla sa del voto, esprime profondo stupore per il comportamento del padre. Frattanto i guerrieri cretesi inneggiano a Nettuno che li ha ricondotti salvi in patria.

 

Atto II.

Per sfuggire al voto e salvare il figlio, Idomeneo decide di allontanare Idamante, inviandolo con Elettra ad Argo, dove quest’ultima deve salire al trono. Ilia si congratula con Idomeneo per il suo ritorno ed esalta la generosità di Idamante, che le ha reso la libertà: il re intuisce il sentimento d’amore che lega i due giovani e ciò aumenta la sua angoscia. Anche Elettra ringrazia Idomeneo per la sua decisione, quindi esprime la propria gioia: una volta lontano da Ilia, le sarà più facile conquistare il cuore di Idamante. Mentre tutto è pronto per la partenza ed Idomeneo congeda il figlio ed Elettra, si scatena una nuova, terribile tempesta e un mostro marino sorge dalle acque. Idomeneo comprende di essere la causa dell’ira di Nettuno e si offre in sacrificio al dio.

 

Atto III.

Ilia affida ai venti il suo messaggio d’amore per Idamante: quando questi arriva e le dichiara di essere deciso a cercare la morte combattendo il mostro, la giovane, per distoglierlo dall’intento, gli confessa di amarlo ed entrambi possono finalmente esprimere la loro gioia. Giungono Idomeneo ed Elettra e, di nuovo, il re ordina al figlio di lasciare Creta, per sottrarlo alla morte, quando, seguito dal popolo, si presenta il gran sacerdote per chiedere ad Idomeneo di liberare i cretesi dal mostro: lo sollecita quindi a compiere il voto ed a rivelare il nome della vittima. Idomeneo pronuncia il nome di Idamante, inorridendo al pensiero di dover sacrificare il figlio. Il sacrificio ha inizio quando si odono grida di vittoria e Arbace annuncia che Idamante ha ucciso il mostro. Il principe, che ha compreso i tentativi del padre di salvargli la vita, si dichiara pronto a morire, ma, nel momento in cui Idomeneo sta per colpirlo, Ilia si offre come vittima al posto di colui che ama. Improvvisamante si ode la voce dell’oracolo di Nettuno: per placare la collera del dio, Idomeneo deve rinunciare al trono in favore di Idamante che sposerà Ilia. Mentre Elettra fugge furibonda, Idomeneo ringrazia gli dei ed esprime la sua gioia mentre Idamante è incoronato tra i cori e danze.

 
Damiano Michieletto

Nato a Venezia, studia regia alla Scuola d’Arte Drammatica “Paolo Grassi” di Milano e si laurea in Lettere Moderne all’Università degli Studi “Ca’ Foscari” di Venezia. Tra le sue prime produzioni operistiche spiccano: L’Histoire du soldat di Stravinskij, A Midsummer Night’s Dream, Le Carneval des Animaux, Noye’s Fludde di Britten per l’Auditorium di Milano.

Nel 2003 ha debuttato al Wexford Opera Festival con Švanda dudák di Weinberger, grazie alla quale riceve il Premio “Irish Times/ESB Theatre Awards” per la produzione operistica dell’anno. In seguito porta in scena: Il trionfo delle belle di Pavesi per il Rossini Opera Festival di Pesaro, Il Barbiere di Siviglia per il Maggio Musicale Fiorentino ed in tournée in Cina, I finti filosofi di Spontini per il Festival Pergolesi Spontini, Falstaff per l’English Touring Opera, La Bella e la Bestia di Marco Tutino per il Teatro Comunale di Modena. Tra le regie d’opera delle ultime stagioni si annoverano: Il Dissoluto punito di Carnicer per il Festival Mozart di La Coruña, L’Italiana in Algeri al Teatro Olimpico di Vicenza, La gazza ladra al Rossini Opera Festival di Pesaro (coprodotto con il Comunale di Bologna), Il cappello di paglia di Firenze di Nino Rota per il Carlo Felice di Genova, Jackie O’ di Daugherty per l’Opera Festival di Lugo, Lucia di Lammermoor, Il corsaro e Luisa Miller all’Opernhaus di Zurigo, Roméo et Juliette e Don Giovanni al Teatro La Fenice di Venezia, un revival di La gazza ladra al Teatro Comunale di Bologna, Die Entführung aus dem Serail al Teatro di San Carlo di Napoli, La scala di seta al Rossini Opera Festival di Pesaro, Il Barbiere di Siviglia al Teatro dell’Opera di Ginevra, Madama Butterfly al Regio di Torino, L’elisir d’amore a Valencia, The Greek Passion a Palermo, Così fan tutte al New National Theatre di Tokyo.

Nel 2008 riceve il Premio Abbiati per la sua regia de La gazza ladra. Nel 2011 mette in scena Don Giovanni, Le nozze di Figaro e Così fan tutte al Teatro La Fenice di Venezia, La Bohème al Festival di Salisburgo ed a Shangai, Trittico di Puccini al Theater an der Wien ed a Copenhagen, dove riceve il Reumert Prize Danemark, L’elisir d’amore a Madrid e a Graz. Il 2013 si apre con la ripresa di Il Barbiere di Siviglia a Valencia e St. Etienne e prosegue con la produzione di Falstaff per il Festival di Salisburgo, Un ballo in maschera e La scala di seta per il Teatro alla Scala di Milano, Idomeneo al Theater an der Wien ed a Tokyo. Nel 2014 Damiano Michieletto è impegnato nella produzione de L’elisir d’amore e l’Alcina in Firenze a Madrid, The Rake’s Progress a Lipsia e Venezia, per ritornare a Salisburgo con La Cenerentola di Gioachino Rossini. Nel 2015 ha debuttato alla Royal Opera House di Londra con il Guillaume Tell, mentre le sue più recenti produzioni nel 2016 lo hanno visto impegnato nell’Otello al  Theater an der Wien e all’Opera da tre soldi al Piccolo Teatro di Milano.
In occasione della rappresentazione dell'Idomeneo di Wolfgang Amadeus Mozart al Teatro Manzoni di Pistoia la Fondazione Teatro del Maggio Musicale Fiorentino mette a disposizione del proprio pubblico dei bus-navetta con partenza e ritorno dall’Opera di Firenze.

Il servizio è garantito fino a esaurimento posti e ha un costo di 10€ a persona per il tragitto a/r. I biglietti per il bus-navetta sono acquistabili in prelazione per gli abbonati al Festival del Maggio Musicale Fiorentino a partire da venerdì 31 marzo, per il pubblico a partire da giovedì 6 aprile.


L'acquisto dei biglietti per il bus-navetta è possibile presso la biglietteria dell’Opera di Firenze (martedì/venerdì, ore 10-18; sabato, ore 10-13).

Partenze da Piazza Vittorio Veneto (lato Opera di Firenze):
Mercoledì 26 aprile, ore 18:15
Domenica 30 aprile, ore 13:45
Mercoledì 3 maggio, ore 18:15
Sabato 6 maggio, ore 18:15

Date

Sab 6 maggio, ore 20:00
Mer 3 maggio, ore 20:00
Dom 30 aprile, ore 15:30
Mer 26 aprile, ore 20:00

Durata
Prima parte: 1 ora e 30 minuti circa
Intervallo: 30 minuti
Seconda parte: 1 ora e 30 minuti circa

Durata complessiva: 3 ore e 30 minuti circa
Prezzi
Platea 140 €
Palchi I settore 85 €
Palchi II settore 55 €
Galleria 35 €
Visibilità limitata 20 €
Palco intero esclusivo (I ordine centrale)
x3 390 €
x4 460 €
x5 500 €
Acquista online e ritira il tuo biglietto alla biglietteria dell’Opera di Firenze in orario di prevendita oppure direttamente al Teatro Manzoni di Pistoia, da 1 ora prima dello spettacolo acquistato, esibendo la ricevuta di pagamento.
Dove
Ringraziamenti
Con il patrocinio della Regione Toscana
In collaborazione con Comune di Pistoia, Fondazione Caript, Fondazione Pistoiese Promusica e Associazione Teatrale Pistoiese
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Pistoia Capitale italiana della cultura 2017