Stagione 2014/2015
Balletto

Tristano e Isotta

Prima rappresentazione assoluta

«Naufragare, annegare, inconsapevole - estrema estasi!» Le ultime parole pronunciate da Isotta hanno suggerito al coreografo Giorgio Mancini l’universo della notte, in cui si fondono sogni, amore, sensualità, sessualità, fino alla passione distruttiva che porta i due protagonisti alla morte. "Quando ho immaginato per la prima volta una creazione coreografica su Tristan und Isolde e la struggente musica di Wagner, ho pensato subito a questa coppia di magnifici danzatori" - Dorothée Gilbert e Mathieu Ganio, scoperti da Mancini in veste di giurato di un concorso all'Opéra di Parigi. "Non ho mai avuto dubbi: grazie alle loro qualità, entrambi incarnano i personaggi di Tristano e Isotta".

 

Giselle, ou les Wilis


La prima parte della serata, interpretata dagli artisti di Maggiodanza è il secondo atto di Giselle, ou les Wilis, già rappresentato al Teatro Comunale nel 2013. Questa versione del capolavoro del balletto romantico è rivisitato da Giorgio Mancini con un linguaggio che evoca i passi della coreografia tradizionale, focalizzandosi sulla ricerca di un movimento leggero, senza resistenza, etereo. Inafferrabile e spirituale. Come quello di un’anima che cerca, invano, di trovare se stessa.

Programma

Giselle, ou les Wilis - atto II


Coreografia
Giorgio Mancini

Musiche
Adolphe-Charles Adam

Corpo di ballo
MaggioDanza

Direttore
Alessandro D'Agostini

Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino

Tristano e Isotta


prima esecuzione assoluta

Coreografia
Giorgio Mancini

Musiche
Richard Wagner

Interpreti
Dorothée Gilbert
Mathieu Ganio / Jérémy-Loup Quer (4 gennaio)

(base registrata)

Photos © James Bort

Approfondimenti

VIDEO

Tristano e Isotta - le prove
Tristano e Isotta - le prove
VIDEO

Tristano e Isotta - making of
Tristano e Isotta - making of

Giselle, ou les Wilis


Il secondo atto di Giselle rappresenta l’essenza del più romantico dei balletti: infatti, cosa c’è di più inafferrabile del mondo irreale dove danzano le Wilis, maligni spiriti dell’aldilà? La danza è il tema centrale di Giselle ed è questa centralità tematica che mi ha suggerito l’idea di Giselle, ou les Wilis, nel quale ho immaginato un balletto nel balletto, una compagnia di danza, e la sua prima ballerina, che deve debuttare nel balletto Giselle con un étoile ospite. Se nel primo atto rivive in scena il racconto del microcosmo quotidiano di una compagnia, il secondo atto è il mondo onirico degli interpreti. Dalla trama originale emergono le antinomie del singolo verso il gruppo, del normale versus il “diverso”, del reale verso l’irreale, restando fedele allo schema formale del balletto originale, restituendo ad Albrecht la centralità del suo ruolo.
Albrecht non è cosciente del proprio io, ma divorato dalla danza come ragione di vita, egli flirta con Giselle, che si illude di vivere un amore. La rivelazione del tradimento scatenano in lei lo schock che la porterà alla morte e precipitano Albrecht nel mondo onirico. Per questo, nel secondo atto di questa versione l'interesse è rivolto ad Albrecht, il protagonista vive sospeso tra il mondo sensibile e quello irreale, in un incessante sogno/incubo ad occhi aperti, con un linguaggio coreografico che evoca i passi della coreografia tradizionale del balletto, focalizzandosi sulla ricerca di un movimento leggero, senza resistenza, etereo. Inafferrabile e spirituale. Come quello di un’anima che cerca, invano, di trovare se stessa.

Tristano e Isotta


Prima rappresentazione assoluta
Perché una creazione ispirata al Tristan und Isolde di Wagner?
La prima volta che ho ascoltato Tristan und Isolde, sono stato affascinato dalla potenza emotiva della musica. Ho atteso il 2011 per avvicinarmi a questo capolavoro come coreografo e creare un duo nel cortile di Palazzo Strozzi a Firenze basato sulla morte di Isotta. Quella prima incursione nella musica wagneriana mi ha spinto a continuare il lavoro e a farne uno spettacolo completo per due interpreti d’eccezione.

Come immagina la sua creazione?
Sarà una sintesi della storia dell’amore impossibile e della passione che unisce Tristano e Isotta, nella forma di quella che io chiamo una «narrazione emotiva », leitmotiv delle mie creazioni. Le ultime parole pronunciate da Isotta « Naufragare, annegare - inconsapevole - estrema estasi ! » mi hanno suggerito l’universo della notte, in cui si fondono sogni, amore, sensualità, sessualità, fino a quella passione distruttiva che porterà i due protagonisti alla morte. La coreografia sarà essenziale e verrà concepita come un duo, alternando momenti di danza con intermezzi esclusivamente musicali.

Perché Dorothée Gilbert e Mathieu Ganio?
Ho scoperto Dorothée e Mathieu quando ero nella giuria del concorso per la promozione dei ballerini dell’Opéra di Parigi, nel 2004. Non li ho mai dimenticati. Quando ho pensato per la prima volta a una creazione su Tristan und Isolde, mi sono immediatamente venuti in mente, per le loro molteplici qualità, come ballerini e interpreti. Nel mio immaginario incarnano perfettamente i due personaggi.
Giorgio Mancini
GIORGIO MANCINI

Dopo una brillante carriera come ballerino con il Balletto del XX secolo e il Béjart Ballet Lausanne, Giorgio Mancini viene nominato alla direzione del Ballet du Grand Théâtre di Ginevra all'età di 31 anni, dopo avervi danzato per diverse stagioni. Nove anni dopo è direttore della compagnia MaggioDanza a Firenze fino al 2007, dedicandosi poi alla coreografia come freelance per circa 4 anni. Nell'agosto 2011 fonda la sua compagnia di danza GM Ballet per portare la danza in luoghi inaspettati allargando il suo pubblico. Da giugno 2013 ad aprile 2014 ha riassunto la direzione artistica di MaggioDanza.

Dorothèe Gilbert
Dorothée Gilbert

Dopo aver iniziato a danzare al Conservatorio di Tolosa all'età di sette anni, Dorothée Gilbert entra alla scuola di danza dell'Opéra di Parigi nel 1995.
Nel 2000, a 17 anni, Dorothée Gilbert entra nel corpo di ballo, dove fa una rapida carriera: è promossa coryphée nel 2002 e sujet nel 2004. Nel 2005, diventa première danseuse, ultima fase prima della consacrazione massima a étoile, il 19 novembre 2007, dopo una rappresentazione un po' particolare dello Schiaccianoci, in un unico scenario e senza costumi (a causa di uno sciopero) in cui ha danzato con Manuel Legris. Dorothée Gilbert è stata nominata étoile a 24 anni. Acclamata per la sua tecnica eccezionale e la qualità del suo lavoro, tipico della scuola francese, è ospite regolare ai gala internazionali e ampiamente proposta come ballerina ospite dall’Opéra di Parigi.

Mathieu Ganio
Mathieu Ganio

Mathieu Ganio ha iniziato a danzare all'età di sette anni allo Studio Ballet sotto la guida di Colette Armand, madre del ballerino Patrick Armand. Dal 1992 al 1999 prosegue gli studi presso l'Ecole Nationale Superieure de Danse a Marsiglia, prima di entrare nella scuola di danza del Ballet de l'Opéra di Parigi. Entra a far parte del corpo di ballo dell’Opéra nel 2001, facendo rapidamente carriera: coryphée nel 2002, sujet nel 2003, e straordinariamente, viene nominato étoile il 20 maggio 2004, dopo una performance del Don Chisciotte, saltando il livello di premier danseur a soli 20 anni. Apprezzato per le sue caratteristiche di “danseur noble”, il suo stile elegante e le qualità di partner, è regolarmente invitato a danzare all'estero.
Date

Dom 4 gennaio, ore 15:30
Mar 30 dicembre, ore 20:30
Dom 28 dicembre, ore 20:30

Prezzi
Platea 1 € 40
Platea 2 € 30
Platea 3 € 20
Palchi / Galleria 1 € 15
Galleria 2 € 12
Visibilità limitata € 10
La Biglietteria dell’Opera di Firenze è aperta solo in occasione degli spettacoli da un’ora prima dell’inizio degli stessi. La Biglietteria del Teatro Comunale è aperta per il servizio di prevendita dal martedì al sabato dalle 10.00 alle 18.00.
Dove

Teatro del Maggio Musicale Fiorentino

Piazzale Vittorio Gui, 1
50144 Firenze

Dettagli e mappa