Non ne conosciamo il nome, il viso e neppure se abbia mai eseguito in pubblico il Concerto per pianoforte e orchestra n. 9 per lei scritto da Wolfgang Amadeus Mozart. Appare però chiaro, ascoltando lo struggente Andante centrale e la spericolata difficoltà di alcune pagine come il Rondò finale, quanto Mademoiselle Jeunhomme (o Jenomy), pianista francese di passaggio a Salisburgo nel gennaio 1777, dovesse aver stregato il compositore ventunenne. Un capolavoro nato per una misteriosa virtuosa della tastiera e ora affidato all’eccellenza di Yuja Wang. Nella seconda parte della serata, Zubin Mehta e la sua Orchestra fronteggiano la Sinfonia n. 9, lasciata incompiuta da Anton Bruckner e dedicata, con la lucida cognizione di essere giunto al suo ultimo lavoro, “Al buon dio”.
Programma
Wolfgang Amadeus Mozart
Concerto per pianoforte e orchestra in mi bemolle maggiore K. 271 Jeunehomme
Yuja Wang ha iniziato a studiare al Conservatorio di Musica di Pechino da giovanissima dove ha avuto come maestri Ling Yuan e Zhou Guangren. Tra il 1999 e il 2001 ha seguito il programma estivo “Morningside Music” presso il Mount Royal College di Calgary. Dal 2005, anno in cui ha debuttato con la National Arts Center Orchestra diretta da Pinchas Zukerman, Yuja Wang si è già esibita con orchestre prestigiose tra cui quelle Boston, Chicago, Cleveland, Los Angeles, New York, Filadelfia, San Francisco e Washington, ma anche la Staatskapelle di Berlino, la Filarmonica Cinese, la Filarmonica della Scala, la Filarmonica Israeliana, la Filarmonica di Londra, l’Orchestre de Paris, l’Orquesta Nacional de España, l’Orchestra Sinfonica Simón Bolívar, la Sinfonica NHK di Tokyo, l’Orchestra del Concertgebouw, l’Orchestra Mozart e l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Nel 2009 si è esibita con Claudio Abbado al Festival di Lucerna, con i quali è stata in tournée in Cina. Oltre che con Abbado, ha lavorato al fianco di direttori d’orchestra quali Daniel Barenboim, Gustavo Dudamel, Charles Dutoit, Daniele Gatti, Valery Gergiev, Mikko Franck, Manfred Honeck, Pietari Inkinen, Lorin Maazel, Zubin Mehta, Kurt Masur, Antonio Pappano, Yuri Temirkanov e Michael Tilson-Thomas.