Stefano Bollani e Zubin Mehta si incontrano nuovamente: nell'occasione eseguiranno il Concert champêtre di Francis Poulenc, composto nel 1928 e ispirato da Wanda Landowska, eroina della rinascita del clavicembalo, di cui successivamente Poulenc scrisse una trascrizione per pianoforte. Nella seconda parte del concerto c'è la Sesta sinfonia di Gustav Mahler, di cui abbiamo il racconto di Alma, la moglie del compositore: «Salivamo di nuovo a braccetto nella sua casupola nel bosco, dove eravamo sicuri di non esser disturbati, in mezzo agli alberi [...] Dopo aver abbozzato il primo tempo, era sceso dal bosco e aveva detto: "Ho tentato di fissare il tuo carattere in un tema - non so se mi è riuscito. Ma devi lasciarmi fare"». Ci riuscì, visto che Alma scrisse: «Nessun'opera gli è sgorgata tanto direttamente dal cuore come questa. Piangevamo quella volta, tutti e due, tanto profondamente ci toccava questa musica».