Maggio Metropolitano
Castelfiorentino
Stregata dalla luna
Norma di Vincenzo Bellini
Reduce dal successo della Sonnambula, Vincenzo Bellini è chiamato a comporre l’opera inaugurale della stagione scaligera 1831-32. Il soggetto scelto dal compositore e dal librettista Felice Romani è Norma, ou L’infanticide, tragedia in cinque atti di Louis-Alexandre Soumet, rappresentata nell’aprile dello stesso anno a Parigi. La scelta è dettata non solo dagli elementi di sicuro effetto teatrale già presenti nel dramma - ambientazione storica nella Gallia di epoca romana, due donne rivali in amore, un voto tradito, un possibile infanticidio – ma, soprattutto, dall’incredibile cast vocale su cui Bellini può contare in quella stagione. Al suo debutto al Teatro alla Scala il 26 dicembre 1831, Norma vede infatti unite sul palco due interpreti femminili di primaria grandezza: il soprano Giulia Grisi darà voce alla dolce Adalgisa, mentre Giuditta Pasta, prima donna dall’ugola strepitosa, capace di spaziare dalla tessitura di contralto a quella di soprano, vestirà i panni di Norma, fiera sacerdotessa dei Druidi che pagherà con il sacrificio finale il suo colpevole amore.