Stagione 2014/2015
Concerto

Requiem di Mozart

Così ne scrisse Stendhal, in Vita di Mozart:
«Gli annunciano uno sconosciuto che chiede di parlargli: lo fanno entrare. Mozart si trova di fronte un uomo di una certa età, assai ben vestito, di modi nobilissimi, perfino un po' imponente: «Signore, sono stato incaricato di venire a rendervi visita da un uomo assai influente». «Chi è costui?», interruppe Mozart. «Non vuole svelare la sua identità.» «Bene! E che cosa desidera?» «[...]vi chiede di comporre un Requiem [...] Impiegate tutto il vostro genio nella composizione: lavorate per un intenditore di musica». «Tanto meglio.» «Quanto tempo vi occorre?» «Quattro settimane.» «Ebbene, tornerò tra quattro settimane. Qual è l'onorario per il vostro lavoro?» «Cento ducati.» Lo sconosciuto li conta sul tavolo e scompare. Mozart resta assorto per qualche istante in una profonda riflessione; poi, bruscamente, chiede penna, inchiostro, carta e, malgrado le rimostranze di sua moglie, comincia a scrivere. Questa foga creativa durò parecchi giorni: componeva giorno e notte, e con un fervore che sembrava in continuo aumento; ma il suo corpo, già debole, non poté resistere a quell'entusiasmo: un mattino cadde privo di conoscenza, e fu costretto a sospendere il lavoro. Due o tre giorni dopo, mentre sua moglie cercava di distrarlo dai cupi pensieri che lo occupavano, lui le rispose bruscamente: «Questo è certo: sto componendo questo Requiem per me stesso; servirà per il mio funerale». Niente riuscì a distoglierlo da questa idea.»

Programma

Wolfgang Amadeus Mozart
Messa di Requiem in Re minore K 626, versione per pianoforte a quattro mani, soli e coro di Carl Czerny.

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Artisti

Maestro del Coro
Lorenzo Fratini

Piano
Andrea Severi
Giovanni Verona

Coro del Maggio Musicale Fiorentino
Soprano
Sarina Rausa

Mezzosoprano
Sabina Beani

Tenore
Hiroki Watanabe

Basso
Diego Barretta
Mozart

WOLFGANG AMADEUS MOZART

Nasce a Salisburgo nel 1756 da una famiglia di musicisti. Enfant prodige, inizia a suonare il clavicembalo a tre anni e compone i primi pezzi a cinque. Il padre Leopold organizza per il talentuoso Amadeus tournée europee a Francoforte, Parigi, Londra e in Italia. Assunto come musicista di corte a Salisburgo nel 1773, nel 1777 viaggia in cerca di un lavoro migliore, ma senza successo. Richiamato come organista di corte a Salisburgo nel 1779, nel 1781 ne viene cacciato «con un calcio nel didietro». Inizia a comporre su commissione e per il pubblico, esibendosi come solista nel Concerto in re minore n. 20 K 466 e nel Concerto in do minore n. 24 K 491. Il periodo di fortuna economica, ebbe il culmine nel 1786 con il trionfo delle Nozze di Figaro a Praga, dove riceve la commissione per il Don Giovanni. Nominato compositore della corte imperiale nel dicembre 1787, riceve però solo ottocento fiorini all'anno invece dei duemila destinati a Gluck che aveva ricoperto lo stesso ruolo. Inizia a chiedere soldi in prestito e fare debiti. Il 1790 è il periodo di minore produttività per Mozart, in cui però viene rappresentato il Così fan tutte. Nel 1791 compone Il Flauto Magico e un'opera seria, La clemenza di Tito, fino a quando riceve una commissione misteriosa per una messa da requiem: ammalatosi durante la sua composizione, muore a Vienna il 5 dicembre 1791.

Date

Mar 7 ottobre, ore 20:30
Dom 5 ottobre, ore 16:30

Prezzi
Posto unico € 15
La Biglietteria presso l'Auditorium di S. Stefano è aperta solo in occasione degli spettacoli da un’ora prima dell’inizio degli stessi. La Biglietteria del Teatro Comunale è aperta per il servizio di prevendita dal martedì al sabato dalle 10.00 alle 18.00.