Il concerto è introdotto dalla prima esecuzione assoluta di The Titans di Francesco Traversi, una composizione per orchestra e brass ensemble in cui il riferimento alla mitologia richiama l'atteggiamento di ribellione contro forze superiori - destino, natura, danaro, ecc - da parte dei "titani" moderni, persone di grandi qualità morali che si ergono come esempi per tutti.
La Sinfonia "dal nuovo mondo", l'ultima e forse la più famosa composta da Antonín Dvořák, unisce le forme musicali europee con melodie ispirate al folklore americano, agli spirituals e ai canti delle piantagioni. Nel primo tempo appare lo spiritual Swing low, sweet chariot, mentre nella parte centrale fanno capolino melodie tratte da canti della comunità indiana ascoltati dall'autore a Spilville, nello Iowa. Il finale, Allegro con fuoco, è una delle pagine sinfoniche più apprezzate del compositore boemo, utilizzata come colonna sonora e rivisitata da varie band come i Rhapsody of Fire e dai Blind Guardian.
Programma
Francesco Traversi The Titans (I Titani), Symphonic Fantasy per Brass Ensemble e orchestra Fuga dall’Ade. Kronos ferma il tempo / Il ritorno dei Titani / Battaglia e sconfitta di Zeus / Il perdono di Kronos / Il nuovo ordine
Commissione del Maggio Musicale Fiorentino
Prima esecuzione assoluta
Intervallo
Antonín Dvořák
Sinfonia n. 9 in mi minore, op. 95 Dal Nuovo Mondo
Tromboni
Alain Trudel
Jamie Williams
Jonathan Reith
Basso tuba
Steve Rosse
Roland Szentpali
FRANCESCO TRAVERSI
Francesco Traversi (Vincitore del Global Music Awards 2016 - Usa) è un compositore italiano multi premiato con all’attivo molte collaborazioni a Los Angeles come arrangiatore e orchestratore. Diplomato al Conservatorio di Musica di Firenze si è perfezionato in molte altre importanti accademie musicali internazionali. Formatosi nel mondo del modernismo classico europeo e avendo padronanza con i nuovi linguaggi e tecnologie moderne, Traversi compone opere che si muovono liberamente tra linguaggi contemporanei, unendo complessità e virtuosismo tecnico con le innovazioni ritmiche e melodiche, senza dimenticare l’insegnamento dei compositori del XX secolo. Nella sua carriera ha composto soprattutto musica da camera, sinfonica, sacra, per orchestra di fiati, pezzi per strumenti soli, quartetti per archi, poemi sinfonici, opera, quadri scenici per voci e orchestra, brani per coro, brani per giovani strumentisti ma anche musica per immagini, arrangiamenti, trascrizioni, strumentazioni per banda, musica new age, pop, rock e sperimentale per oltre 150 titoli. La sua musica, disponibile in stampa anche da Wichy Edition, è stata pubblicata su diversi CD e programmata da numerose orchestre in Europa e negli Stati Uniti. Ha vinto numerosi premi internazionali per composizioni contemporanee e colonne sonore originali. Infatti, iniziata la carriera anche come compositore di “colonne sonore per film” intorno al 1998, ha ottenuto recentemente una prestigiosa candidatura agli Hollywood Music Awards a Los Angeles, il Primo Premio al concorso Best Soundtrack 2014 per cortometraggi e il Primo Premio al concorso "Suoni in Movimento" come miglior colonna sonora per le animazioni. Spesso è ingaggiato come direttore d'orchestra e coro.
IL CONCETTO
The Titans è una fantasia sinfonica in cui il riferimento alla mitologia greca rappresenta semplicemente il pretesto per mettere in evidenza la moderna necessità ad assumere un atteggiamento di ribellione contro tutte le forze superiori (destino, natura, divinità, danaro, potere dispotico ecc.) che dominano l’uomo e ne opprimono gli slanci vitali e la libertà stessa. La matrice, pur poggiando le proprie fondamenta su un concetto romantico, trova ancora nella società d’oggi molte correlazioni ed attinenze per cui l’uomo si vede suo malgrado perennemente in lotta contro forze prevaricanti: contro la società, con le sue leggi, siano esse scritte oppure no, e le sue convenzioni morali (G. Byron, C. Bukowsky); contro i potenti, le caste e i ‘tiranni’ (V. Alfieri, F. Schiller, R. Saviano); contro la natura stessa dell’uomo, che, con le sue leggi a volte incomprensibili, vincola gli umani desideri (G. Leopardi, R. Carver). A queste forze potenti e avverse i più soccombono senza lottare o resistere, rinunciando di fatto a cambiare l’inerzia degli eventi, mentre gli uomini di eccezione si ribellano, pur consapevoli di essere spesso destinati alla sconfitta.
Persone dalla forza e dalle doti eccezionali che per le loro qualità straordinarie, il loro grandissimo ingegno, la loro saldissima quota morale, eccellono in un’attività, in una disciplina, in un’arte, elevandosi di gran lunga su tutti gli altri, sfidando quindi entità a loro superiori ma portando fino in fondo la propria lotta contro la stessa finitezza del mondo o contro quelle forze superiori, come la volontà divina, il destino, le forze naturali, la tirannia, che li incatenano impedendogli il libero esercizio della loro volontà.
Titani appunto ma fatti di metallo pregiato!
LA STORIA
Prologo
Secondo la Teogonia esiodea, Kronos, il più giovane dei Titani, figlio di Urano (il Cielo) e di Gea (la Terra), evirò il padre che, timoroso di perdere la signoria del mondo, usava tenere i figli in prigionia. In seguito, Kronos stesso, già sposo di Rea, temendo a sua volta che i figli lo privassero del potere e non potendo ucciderli in quanto divinità immortali, li “divorava” appena nati. Rea riuscì a porre in salvo il sesto, Zeus, dando in pasto a Kronos una pietra avvolta in fasce. Zeus, cresciuto sulla terra, costrinse il padre a rigettare i cinque figli ingoiati e con loro lottò contro Kronos e gli altri Titani (Titanomachia) che alla fine furono cacciati nel Tartaro guardati a vista dai centimani.
Parodo
Prima che fossero relegati nel Tartaro dopo la cruenta lotta con Zeus e gli dei olimpici, Kronos, assieme agli altri Titani, regnava sovrano sulla terra nel primo felice periodo dell’umanità. Un’era d’oro in cui gli uomini “vivevano come dèi, senza affanni nel cuore, lungi da pene e miseria, in pace ed abbondanza” (Esiodo, in Opere e giorni).
In realtà Kronos, da saggio sovrano quale era, non divorò mai nessuno dei suoi figli anzi, avendo la capacità di manipolare il tempo, per proteggerli dalla smania di potere dispotico e tiranno sul mondo, alla quale non poté sottrarsi appunto Zeus, li relegò in una dimensione spazio-temporale tale da non permettergli di nuocere a sé e agli altri. Fu Zeus che, essendo cresciuto sulla terra e avendo assorbito la cattiveria, il cinismo, l’egoismo degli uomini, dopo aver messo in cattiva luce il padre con tutti, detronizzò Kronos instaurando di fatto la propria sovranità sul creato non avendo altro limite che la ferrea legge del fato, divenendo custode supremo dell’ordine, dell’armonia del mondo, di cui sarà re e giudice. Ma il potere logora anche gli Dei! Fratello e sposo di Era, Zeus è infatti più dedito ad unirsi carnalmente a dee e donne mortali, dando origine a una inesauribile progenie di dei ed eroi, che a mantenere saldo l’ordine e l’armonia tra gli uomini, i quali, nonostante una evoluzione straordinaria nei secoli, non riescono a trovare la pace e la serenità di un tempo. Guerre, malattie, ingiustizie, malvagità, odio, intolleranza sono ormai i demoni che pervadono l’universo conosciuto. E la natura, così come Zeus, sembra essere impotente di fronte a tale orrendo spettacolo.
Epilogo
Dal tenebroso Ade in cui è rinchiuso, Kronos non può più ignorare le grida di dolore che provengono dalla sua amata madre terra, Gaia, la quale, molto risentita per il modo in cui Zeus aveva trattato i Titani e i Giganti, in quanto anche figli suoi, e per l’incuria con cui il dio del cielo e del tuono stava governando il creato, offre il proprio aiuto per tentare di ristabilire ordine e pace.
È giunto dunque il tempo di radunare le forze. Kronos ferma il tempo per eludere il controllo dei guardiani (Ecatonchiri) ed uscire dunque dall’Ade assieme agli altri titani. Tornato sulla terra, dopo aver cambiato le regole dello scorrere del tempo, unica cosa assieme al destino degli uomini su cui le divinità non hanno alcun potere, ingaggia una furiosa battaglia con Zeus e gli altri dèi olimpici, causa dei demoni terrestri, che uno ad uno si arrendono disorientati appunto dall’assenza di leggi spazio-temporali certe.
Zeus, ormai solo, accetta la resa. Kronos perdona suo figlio e in un tenero abbraccio lo invita a regnare assieme sul creato ad un patto: ristabilire l’ordine della natura attraverso un nuovo concetto di tempo facendo così apprezzare e vivere agli uomini l’eternità dell’istante nel presente infinito in cui ciascun palpito possa aprirsi dal di dentro su un’altra dimensione (Evdokimov).
Il nuovo ordine vede ora il presente riscattato dalla sua vacuità, dal dramma del suo inesorabile scorrere via. L’uomo non sarà più fagocitato dal tempo e non avrà più desiderio di “ammazzarlo” ma godrà a pieno di ogni istante senza preoccuparsi di quantificarne lo scorrere, percependolo anzi come luogo dell’eterno. Un luogo in cui incontrare il proprio Dio, un luogo in cui alcun sentimento di odio, violenza, egoismo e prevaricazione trova ormai posto. Il tempo è sospeso; l’ordine ristabilito.
LA STRUTTURA
La fantasia è in un unico movimento senza soluzione di continuità, in cui si tratta soltanto l’epilogo della
storia sopra esposta, ed è divisa idealmente in 5 parti:
Fuga dall’Ade - Kronos ferma il tempo
Il ritorno dei titani
Battaglia e sconfitta di Zeus
Il perdono di Kronos
Il nuovo ordine
CONSIDERAZIONI
Pur avendo le dimensioni di un brano di apertura di un concerto, la struttura di The Titans ricorda da vicino lo schema del poema sinfonico in cui si esplicita la moderna necessità di trovare sonorità nuove ma anche familiari all’oggi senza rinunciare alla ricerca di nuovi tematismi come reazione al radicalismo di certe avanguardie storiche. L’opportunità infatti di sviluppare musicalmente una idea filosofica o un pensiero extra-musicale fino a scomodare addirittura la drammaturgia, pur avendo radici lontane, diventa oggi un tool insostituibile nel concepire la musica moderna senza mai svilire il pensiero artistico in un grigio programma didascalico. La mitologia greca rappresenta dunque un contenitore florido a cui attingere e in cui dissetare la propria fantasia senza mai perder di vista il messaggio e la morale di grande attualità a cui il brano fa riferimento.
The Titans non è affatto dunque un’opera mitologica come il titolo potrebbe suggerire. Infatti, il concept si incentra sulla esaltazione e commemorazione di quelle personalità che si sono distinte per la loro forza e le loro doti eccezionali poste a servizio del bene collettivo.
L’organico proposto è davvero singolare in quanto coesistono un’orchestra sinfonica con un brass ensemble. A quest’ultimo è affidata la parte dei Titani, ma non intesi come esseri mitologici bensì come entità eccelse fatte appunto di metallo pregiato (ottone) che, grazie alle loro qualità straordinarie, hanno la forza e la determinazione per combattere i demoni moderni e ristabilire un nuovo ordine capace di generare pace e giustizia tra gli esseri viventi.
Il brano è dedicato ad alcuni "titani" italiani del XX secolo:
Giovanni Falcone e Paolo Borsellino (legalità e giustizia), Pasquale Rotondi (arte), Giorgio Perlasca (filantropia), Federico Fellini (creatività), Rita Levi Montalcini (ricerca scientifica), Indro Montanelli (giornalismo), Gino Bartali (sport), Benedetto Croce (filosofia), Maria Montessori (educazione), Antonio de Curtis detto Totò (cinema), Edoardo de Filippo (teatro).