S’inizia con il Divertimento per orchestra d'archi che venne scritto da Bela Bartók in un momento cruciale della sua esistenza. Siamo nel 1939 alla vigilia dello scoppio della Guerra mondiale e il clima di intolleranza e la drammaticità del periodo avevano spinto il compositore ungherese a esporsi in prima persona, prendendo le difese di Toscanini, non suonando più in Germania, abbandonando editori tedeschi e la società degli autori austriaca, filonazista.
Di lì a poco avrebbe compiuto il passo della partenza senza ritorno per gli Stati Uniti. Il titolo di “Divertimento” si riallaccia alla prassi della musica di intrattenimento di Mozart e Haydn, con l'organico di soli archi, ma il vero fascino di questa partitura risiede proprio nella capacità di Bartók di riuscire a coniugare i metodi di scrittura del passato con un materiale del canto popolare, ungherese e non.
Segue il Concerto in re maggiore op. 77 per violino composto da Johannes Brahms nell'estate del 1878 a Pörtschach, un ridente villaggio della Carinzia caro al compositore che amava trascorrere là i soggiorni estivi, luogo dove scrisse anche la sua Sinfonia n. 2. Questo concerto per violino è il frutto di un suo momento di speciale felicità artistica tradotta attraverso passaggi musicali di estrema tranquillità e piacevolezza.
A chiudere la Sinfonia n. 1 di Ludwig van Beethoven assai vicina a Haydn, più che a Mozart, in cui vengono mostrati anche tratti innegabilmente propri del linguaggio del compositore austriaco. Un brano di per sé perfetto e compiuto che non nasconde dei tratti 'conservativi' che sono una precisa scelta del compositore: insomma, l'opera d'un maestro.
In collaborazione con gli Amici della Musica Firenze
Programma
Bela Bartók Divertimento per orchestra d'archi
Johannes Brahms Concerto in re maggiore op. 77 per violino e orchestra
Ludwig van Beethoven Sinfonia n. 1 in do maggiore op. 21
Artisti
Direttore e violino solista
Kolja Blacher
Orchestra Giovanile Italiana
L’Orchestra Giovanile Italiana, ideata da Piero Farulli all’interno della Scuola di Musica di Fiesole, in 30 anni di attività formativa ha contributo in maniera determinante alla vita musicale del Paese con oltre mille musicisti occupati stabilmente nelle orchestre sinfoniche italiane e straniere. Tenuta a battesimo da Riccardo Muti, l’Orchestra è stata invitata in alcuni fra i più prestigiosi luoghi della musica, tra cui Montpellier, Edimburgo, Berlino, Lubiana, Madrid, Francoforte, Praga, Budapest, Turku, Buenos Aires. Nell’aprile del 2010 ha eseguito il concerto in onore del quinto anniversario del pontificato di Sua Santità Benedetto XVI, offerto dal Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano.
Nel marzo 2014 l’Orchestra è stata protagonista a Salisburgo della messa in scena dell’ultima opera mozartiana, La clemenza di Tito, con la partecipazione del cast vocale del Mozarteum di Salisburgo; allestimento ripreso nel mese di luglio, all’interno dell’Estate Fiesolana 2014, presso il Teatro Romano di Fiesole.
L’hanno diretta fra gli altri: C. Abbado, R. Abbado, S. Accardo, Y. Ahronovitch, P. Bellugi, L. Berio, G. Ferro, D. Gatti, C.M. Giulini, E. Inbal, Z. Mehta, R. Muti, G. Noseda, K. Penderecki, G. Sinopoli, J. Tate. Ha inciso per Nuova Era, Aulos, Fonit Cetra, Stradivarius; ha registrato per la RAI, Radio France e l’Unione Europea delle Radio. Dal 2000 al 2012 Nicola Paszkowski ha ricoperto l’incarico di Maestro per l’orchestra, attualmente affidato a Giampaolo Pretto.
All’OGI hanno dedicato loro opere compositori come S. Bussotti, G. Battistelli e S. Colasanti.
Nel 2004 l’Orchestra è stata insignita del “Premio Abbiati” della Associazione Nazionale Critici Musicali quale miglior iniziativa musicale, che dal 1984 ha formato migliaia di professionisti, costituendo un punto di riferimento unico per la formazione del giovane musicista e una delle espressioni più felici del ruolo didattico, insostituibile da 30 anni, della Scuola di Musica di Fiesole. Nel settembre 2008 le è stato conferito il prestigioso Praemium Imperiale - Grant for Young Artists dalla Japan Art Association. La sostengono il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e la Città Metropolitana di Firenze, oltre alla Regione Toscana e alla Fondazione CR Firenze. Dal 2016 Direttore Artistico dell’OGI è Alain Meunier.