Quando Giuseppe Verdi incontra Bartolomeo Merelli, impresario del Teatro alla Scala, non vuole saperne di comporre una nuova opera: è distrutto dal dolore della morte del figlio e della moglie e si è convinto di essere un pessimo musicista per il fiasco della sua prima opera, Oberto conte di San Bonifacio. Merelli, un arruffone che truffa regolarmente i compositori sui compensi, riesce a infilare nella tasca del pastrano di Verdi il libretto per una nuova opera, il Nabuccodonosor, la cui commissione è stata rifiutata da Carl Otto Nicolai. Giunto a casa, Verdi, arrabbiato, getta via il libretto con l'intenzione di distruggerlo, ma questo si apre sui versi del Va pensiero: è l'ispirazione che cercava.
Nabucco (Nabuccodonosor)
Dramma lirico in quattro parti
Musica di Giuseppe Verdi
Libretto di Temistocle Solera