L'opera di apertura della Stagione lirica 2017/2018 è La rondine di Giacomo Puccini, il cui nuovo allestimento a cura di Denis Krief cade nel centenario della prima rappresentazione a Montecarlo. L'opera, composta tra il maggio del 1914 e l'aprile del 1916 era inizialmente pensata per il Carltheater di Vienna, ma a causa della guerra il contratto fu scisso. La protagonista dell'opera, Magda, ama la vita mondana parigina e aspira a un amore romantico e passionale; il suo incontro con Ruggero appare soddisfare il suo desiderio, ma quando costui sta per sposarla lei decide di ritornare dal suo vecchio amante, il banchiere Rambaldo.
La rondine
Opera lirica in tre atti
Musica di Giacomo Puccini
Libretto di Giuseppe Adami
Prima rappresentazione: 27 marzo 1917 al Grand Théâtre de Monte Carlo
Nuovo allestimento
Prima rappresentazione a Firenze nel centenario della prima di Montecarlo
Tre soprani / Tre ragazze
Elena Bazzo, Tiziana Bellavista, Thalida Marina Fogarasi
Quattro tenori
Dean David Jenssens, Carlo Messeri, Hiroki Watanabe, Alfio Vacanti
Un giovine
Alfio Vacanti
Voce di sopranino
Delia Palmieri
Figuranti speciali
Elena Barsotti, Gaia Mazzeranghi
Atto I
Magda, giovane amante del ricco banchiere Rambaldo, discute con le amiche dell'ultima moda parigina, l'amore romantico, e confida loro di una sua passione giovanile, esprimendo il desiderio di provare ancora quel sentimento. Giunge Ruggero, un giovane amico di Rambaldo di passaggio a Parigi; la discussione divaga sul modo più piacevole di trascorrere una serata nella capitale e, mentre Magda conversa con il poeta Prunier, le altre ragazze consigliano a Ruggero di recarsi da Bullier, un celebre locale notturno della città. Quella sera Magda va al Bullier vestita in modo semplice, senza sospettare che lì andrà anche la sua cameriera Lisette, con gli abiti della padrona ed accompagnata da Prunier, che è il suo amante.
Atto II Al Bullier. Indifferente all'allegria ed alla confusione, Ruggero si annoia. Magda arriva e si siede al tavolo del giovane presentandosi come Paulette; fra i due si stabilisce un'intesa via via più intensa. Giungono Prunier e Lisette: quest'ultima crede di riconoscere nella compagna di Ruggero la padrona, ma Prunier, che capisce la situazione, la smentisce. L'arrivo di Rambaldo è un fulmine a ciel sereno: Prunier vorrebbe che Magda si allontanasse, ma la giovane è intenzionata ad affrontare la situazione e confessa al banchiere la serietà dei suoi sentimenti. Mentre Rambaldo si allontana, Magda torna da Ruggero.
Atto III
Magda e Ruggero vivono insieme, felici e lontani da Parigi. Il giovane, che ignora il passato della fanciulla, ha scritto una lettera alla madre per avere il consenso alle nozze; Magda sente crescere l'imbarazzo. Giungono Prunier e Lisette e, mentre quest'ultima chiede alla padrona di un tempo di riprenderla a servizio, il poeta informa che i sentimenti di Rambaldo non sono mutati. La lettera di risposta giunge con il consenso materno e a questo punto Magda, comprendendo che l'illusione non può durare più a lungo, racconta tutta la verità. Nonostante le proteste di Ruggero, disposto a tutto pur di non perderla, Magda parte, portando dentro di sé il bel ricordo dei giorni passati, per ritornare alla vita di sempre.
GIACOMO PUCCINI
Nasce a Lucca il 22 dicembre 1858 da una famiglia di lunga tradizione musicale. Dopo la morte del padre, professore di composizione, nel 1880 è ammesso al Conservatorio di Milano, dove è allievo di Antonio Bazzini e Amilcare Ponchielli; tre anni più tardi presenta senza fortuna Le Villi al Concorso Sonzogno. Nel 1889 Edgar va in scena al Teatro alla Scala di Milano, ma i primi veri successi sono Manon Lescaut (1893) e La bohème (1896) al Teatro Regio di Torino e Tosca (1900) al Teatro Costanzi di Roma. Si rivela invece un fiasco clamoroso Madama Butterfly al Teatro alla Scala nel 1904, poco dopo accolta trionfalmente in una nuova versione al Teatro Grande di Brescia. La fama del compositore valica i confini e nascono La fanciulla del West (1910) e Il Trittico (1918) per il Metropolitan Opera House di New York e La rondine (1917) per l’Opéra de Monte Carlo. Muore a Bruxelles il 29 novembre 1924, lasciando incompiuta Turandot.