«Incedi oltre su me, infinita tenebra di luce»: così scrive Rainer Maria Rilke nella sua raccolta di liriche, ispirate alla notte e al suo angelo e all'amata mai giunta. Questa è l'ispirazione per l'opera composta da Adriano Guarnieri, che vede la sua prima esecuzione assoluta al Teatro Goldoni con la regia di Giancarlo Cauteruccio. La composizione mette in scena quattro volti immaginari, visioni poetiche per raccontare l'interiorità dell'animo umano, che si materializzano e poi scompiono come immagini oniriche. L'opera non segue una trama narrativa, dipanandosi come un flusso musicale di azioni dello spirito attorno al trittico notte-amata-angelo. In questo contesto il canto, ora lineare, ora polifonico, è pregno di μέλος, di accensioni musicali e letterarie continue: la vocalità scorre ininterrotta, senza soluzioni di continuità, in una temporalità non ritmicamente identificabile per delineare il dramma dell'animo umano.
Infinita tenebra di luce
Azioni liriche per voci ed ensemble su testo liberamente tratto da Poesie alla Notte di Rainer Maria Rilke
Musica di Adriano Guarnieri Prima esecuzione assoluta
Nuovo allestimento in collaborazione con l'Accademia di Belle Arti
Artisti
Direttore
Pietro Borgonovo
Regia
Giancarlo Cauteruccio
Costumi, scenografia virtuale e assistente alla regia
Massimo Bevilacqua
Elaborazioni immagini video e gestione del mapping Alessio Bianciardi