ATTO I
In una fortezza puritana presso Plymouth è il giorno delle nozze tra Elvira, figlia del governatore Lord Gualtiero Valton, e Lord Arturo Talbo, seguace della fazione nemica degli Stuart. Il colonnello Sir Riccardo Forth, a cui Lord Valton aveva in precedenza concesso la mano della figlia, ne è amareggiato. Nel frattempo Sir Giorgio, zio di Elvira, si reca della ragazza per informarla di aver finalmente convinto il padre ad approvare il suo matrimonio con l’amato Arturo. Nella sala d’armi giunge lo sposo; il governatore gli consegna un salvacondotto per uscire dalla fortezza e raggiungere la chiesa: Lord Valton non potrà infatti partecipare alle nozze, impegnato a scortare a Londra una misteriosa prigioniera. Il giovane, capito che si tratta della regina Enrichetta di Francia moglie del giustiziato Carlo I Stuart, decide di portarla in salvo celandola col velo nuziale di Elvira. Riccardo, rientrato a spada sguainata per frapporsi alle nozze, non ostacola il piano di Arturo, meditando di sfruttare a suo favore l’assenza del rivale. Mentre tutti maledicono i fuggitivi, Elvira, sconvolta dall’accaduto, perde la ragione.
ATTO II
Elvira, impazzita, si aggira per le stanze del castello chiamando l’amato Arturo. Sir Giorgio convince Riccardo ad intercedere presso il Parlamento per la grazia del giovane, condannato a morte, così da non costringere la ragazza ad un nuovo dolore.
ATTO III
Arturo, nascosto in un mantello, è nel giardino degli appartamenti di Elvira. Sentendola intonare una romanza d’amore si unisce al canto e i due finalmente si riabbracciano. Irrompono i Puritani con la condanna a morte di Arturo; Elvira a questo annuncio ritrova nuovamente la ragione e dichiara di voler seguire l’amato anche nella tomba. All’improvviso giunge un messaggero: Cromwell, sconfitti gli Stuart, ha concesso il perdono a tutti i loro seguaci e i due giovani, nell’esultanza generale, possono definitivamente ricongiungersi.