LXXXI Festival del Maggio Musicale Fiorentino
Danza

Erodiade - Fame di vento 1993/2017

Ispirato a "Hérodiade" di Stéphane Mallarmé

Coreografia italiana d'autore con  Erodiade - Fame di vento di Julie Ann Anzilotti, pièce del 1993 ricostruita nell'ambito del progetto “RIC.CI Reconstruction Italian Contemporary Choreography Anni ‘80/‘90”, ideato e diretto da Marinella Guatterini.
Ispirato al poema incompiuto Hérodiade del simbolista francese Stéphane Mallarmé, lo spettacolo è basato sulla figura di una Salomè che però viene nominata come la madre, Erodiade, in una sintesi oscura, dettata forse dall’esigenza di differenziarla dagli stereotipi che l’hanno vincolata.
In scena, al connubio tra una danza espressionista e una recitazione affidata ai suoni ricercati della voce fuori campo di Gabriella Bartolomei, si unisce il segno dell’importante scenografia che l’artista concettuale Alighiero e Boetti creò appositamente, testimonianza di un’epoca di collaborazioni molto attive, a teatro, tra creatori d’arte di varie discipline.

In coproduzione con Fabbrica Europa

Artisti

Coreografia
Julie Ann Anzilotti

Musiche
Paul Hindemith, Wilhelm Killmayer e Walter Fähndrich

Scrittura vocale e voce
Gabriella Bartolomei

Consulenza musicale
Michele Porzio

Scene
Alighiero e Boetti

Assistente alla scenografia
Tiziana Draghi

Costumi
Loretta Mugnai
Interpreti
Paola Bedoni, Giulia Ciani, Sara Paternesi, Liber Dorizi, Sara Ladu e Laura Massetti

Ideazione e direzione artistica
Marinella Guatterini

Collaborazione artistica
Carla Chiti

Produzione 1993
Teatro Ponchielli di Cremona

Produzione riallestimento 2017
Compagnia Xe

In collaborazione con
Amat-Associazione Marchigiana Attività Teatrali, Fondazione Fabbrica Europa, Fondazione Ravenna Manifestazioni, Fondazione Teatro Comunale di Ferrara, Teatro Pubblico Pugliese, Fondazione Milano-Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi, Torinodanza-Teatro Stabile di Torino Teatro Nazionale e Fondazione Toscana Spettacolo onlus
JULIE ANN ANZILOTTI
Di padre toscano e madre americana Julie Ann Anzilotti studia psicologia e pratica la danza fin da bambina; viene iniziata alla scena da Aldo Rostagno ma è l’esperienza con I Magazzini a segnare il percorso dell’artista. Dal 1979 al 1985 partecipa alla poliedrica attività del gruppo, prendendo parte agli spettacoli-bandiera del “nuovo teatro” quali Punto di Rottura, Crollo nervoso, Sulla strada e alla trilogia Perdita di memoria: Genet a Tangeri, Ritratto dell’attore giovane, Vita immaginaria di Paolo Uccello. Nel 1983 con Roberta Gelpi e Virgilio Sieni fonda Parco Butterfly, gruppo in cui sperimenta un articolato equilibrio fra teatro e danza: dall’evento d’esordio, Momenti d’ozio, a Inno al rapace, sino a Shangai Neri, dedicato alla diversa percezione dei non vedenti. Nel 1991 Anzilotti fonda la Compagnia di Teatrodanza Xe, in residenza coreografica dal 1997 presso il Teatro Comunale Niccolini di San Casciano Val di Pesa (FI), dove approfondisce il proprio lavoro d'autrice, regista e coreografa, in una personalissima ricerca sulla commistione, mai scontata, di voce e movimento, teatro e danza, coreografia e performance. Il suo percorso creativo va da Tempi (1989) a Orizzonte di cani (1990), da Lame (1991) a Torrenti infuocati (1991), da Erodiade - Fame di vento (1993) a Jehanne, Johanne, Jeannette (1995) a Duetti Guerriglieri (1997) fino a Insurgentas (1996), Giuditta (1977), Tris (1998) e La Strana Festa (1999), Appunti Furibondi (2000), W Gep-eTTo (2001), È una Rosa (2002), Pirandello Suite (2003), Giovanna D’Arco (2004), Cieli Sgangherati (2005), Miransù (2006), L’Equilibrio delle Nuvole. Rapp. N°1 (2007), A una ballerina principiante (2009), ...Evviva! II (2010) fino alle ultime produzioni della compagnia Judith e l’Angelo (2011), UaU... (2013), Variazioni Cromatiche (2013), ...e d'oro le sue piume (2014), Room Dances (2015), Il I° amore II movimento (2016), Theatre Dances (2016). Parallelamente alla creazione di spettacoli, svolge attività di formazione come la docenza di composizione coreografica presso la Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi di Milano, o il lavoro di teatro danza con giovani adulti diversamente abili con cui ha realizzato Noi pinocchi (2005), Sguardi, mani e copricapo (2006), Commedia vagante (2009), La pazza gioia – I° studio (2011), La pazza gioia (2012), Mon amuuuur! I° movimento (2015), Amore mio (2016). Molto importante e significativo è stato l’incontro con Alighiero e Boetti, uno dei massimi esponenti dell’arte concettuale, che ha realizzato l’impianto visivo per Erodiade-Fame di vento.
Date

Gio 10 maggio, ore 20:00
Ven 11 maggio, ore 20:00

Dove

Teatro Goldoni

Via Santa Maria, 15
Firenze

Dettagli e mappa