Gioachino Rossini
Stabat Mater, sequenza liturgica in musica per soli, coro e orchestra nella versione di Carl Czerny per soli, coro e pianoforte a 4 mani
Nasce a Pesaro il 29 febbraio 1792, figlio di un suonatore di trombetta e di una cantante. Comincia a studiare clavicembalo e canto a Lugo, per poi iscriversi nel 1806 alle lezioni di violoncello, pianoforte e composizione del Liceo Musicale di Bologna. Debutta nel 1810 con La cambiale di matrimonio al Teatro San Moisè di Venezia, ma i primi grandi successi li ottiene con La pietra del paragone (1812), Tancredi e L’Italiana in Algeri (1813). Assunto dall’impresario Domenico Barbaja come direttore dei teatri napoletani di San Carlo e del Fondo con l’obbligo di scrivere due opere all’anno, compone Otello (1816), Mosè in Egitto (1818), Ermione (1819), Maometto II (1820). A Roma tra il 1816 e il 1817 vanno in scena Il Barbiere di Siviglia e La Cenerentola; sempre nel 1817 è la volta di La Gazza Ladra alla Scala di Milano. Con Guillaume Tell (1829) abbandona il teatro d’opera e si dedica allo Stabat Mater (1841) e alla Petite Messe Solennelle (1863). Muore a Passy, presso Parigi, il 13 novembre 1868.