Racconto filosofico, surreale romanzo di formazione, graffiante satira sociale: gli ingredienti del “best seller” di Voltaire, pubblicato nel 1759 in risposta alle dottrine ottimistiche di Gottfried Wilhelm von Leibniz secondo le quali qualsiasi cosa accadesse si stava comunque vivendo nel “migliore dei mondi possibili” e messo subito all’Indice dalla Chiesa Cattolica, non potevano lasciare indifferente la geniale personalità di Leonard Bernstein. Due secoli più tardi, il 29 ottobre 1956, al Colonial Theater di Boston va in scena per la prima volta l’operetta Candide. Picaresche avventure attorno al globo, tragiche morti e inspiegabili resurrezioni narrate, con tutta la sfavillante eco dei musical di Broadway, dalla travolgente partitura di uno dei più grandi musicisti del Novecento.
Candide
Opera comica in due atti
Musica di Leonard Bernstein
Libretto di Hugh Wheeler
basata sull'omonima novella di Voltaire
Nuovo allestimento
Cantata in inglese. Sottotitoli in inglese e italiano.
Durata complessiva: 2 ore e 40 minuti
Prima parte - 75 minuti
Intervallo - 25 minuti
Seconda parte - 60 minuti
The Captain/The Governor/Vanderdendur/Crook
Chris Merritt
Ragotski/Croupier
Christopher Lemmings
Inquisitor/Charles Edward
Timothy Martin
Inquisitor/Hermann Augustus
Luca Casalin
Inquisitor/Tsar Ivan
Hector Guedes
Inquisitor/Sultan Achmet
Christopher Turner
Inquisitor/Stanislaus
Alessandro Calamai
Cacambo
Gianluca di Lauro
Approfondimenti
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Il Candide di Leonard Bernstein all'Opera di Firenze
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Intervista al direttore John Axelrod
ATTO I
Il barone Thunder-ten-Tronckh vive nel suo castello della Vestfalia assieme alla moglie, ai figli Maximilian e Cunegonde, al nipote illegittimo Candide e alla servetta Paquette. Convinti dal filosofo Pangloss di essere felici, vivono una vita senza preoccupazioni. Candide ama riamato la cugina ma, a causa delle sue umili origini, viene scacciato e arruolato a forza in una guerra che costa la vita agli abitanti del castello. In seguito però il ragazzo ritrova Pangloss: riportato in vita da un anatomista, non ha perduto il suo ottimismo nonostante sia costretto a mendicare. I due si imbarcano per Lisbona ma, arrivati in città durante l’eruzione di un vulcano, vengono processati per eresia: il filosofo è impiccato e Candide flagellato. Giunto a Parigi, ritrova stupito Cunegonde e, uccisi i due pretendenti della ragazza, fugge con lei e con la Vecchia Dama sua compagna a Cadice per poi salpare verso il Nuovo Mondo.
ATTO II
I tre fuggitivi sbarcano a Buenos Aires nello stesso momento in cui giungono anche Maximilian e Paquette, miracolosamente risorti e travestiti da schiave. Il Governatore dichiara il suo amore a Cunegonde e a Maximilian mentre Candide, inseguito dalla polizia, fugge nella giungla accompagnato dal meticcio Cacambo. Qui, prima di scoprire il leggendario El Dorado, inavvertitamente pugnala Maxilian. Dopo aver inviato il meticcio a Buenos Aires con pecore d’oro per riscattare Cunegonde, Candide giunge nel Suriname e conosce il pessimista Martin e Vanderdendur, il quale gli offre un vascello in cambio della sua ultima pecora d’oro. La nave affonda ma il ragazzo è salvato da un’imbarcazione diretta a Venezia con a bordo cinque re detronizzati e Pangloss, ritornato ancora una volta in vita. In Laguna intanto impazza il Carnevale e Cunegonde, assieme alla Vecchia Dama, intrattiene i giocatori del Casinò. Candide, nonostante sia deluso dal comportamento dell’amata, si trasferisce con lei in una piccola fattoria della terraferma e le chiede di sposarlo.
LEONARD BERNSTEIN
Leonard Bernstein nasce a Lawrence, in Massachusetts, il 25 agosto 1918 e a dieci anni intraprende lo studio del pianoforte. Frequenta la Harvard University e, ancor prima della laurea, debutta dirigendo le sue musiche di scena per Gli Uccelli. Studia quindi al Berkshire Music Center fondato da Serge Koussevitzky, di cui diventa assistente. Nel 1943 è assunto come Maestro Collaboratore alla New York Philharmonic, destando molta attenzione quando il 14 novembre sostituisce Bruno Walter per un concerto alla Carnegie Hall. Direttore Musicale della New York City Symphony Orchestra dal 1945 al 1947, dal 1958 al 1969 ricopre lo stesso ruolo alla New York Philharmonic, di cui è successivamente nominato Direttore Onorario. Primo Americano invitato a dirigere l’Orchestra del Teatro alla Scala di Milano, è inoltre autore di numerose composizioni per orchestra e di celebri lavori il teatro come l’operetta Candide (1956) e i musical Wonderful Town (1953) e West Side Story (1957).
JOHN AXELROD
Nasce nel 1966 a Houston e a sedici anni segue Leonard Bernstein durante la produzione della sua ultima opera, A Quiet Place. Dopo il diploma con lode alla St. John's School, si laurea in Musica alla Harvard University e studia direzione d’orchestra con Ilya Musin al Conservatorio Statale di San Pietroburgo. Nel 1996 fonda l’Orchestra X e tre anni più tardi diventa assistente di Christoph Eschenbach. Direttore Principale della Luzerner Sinfonieorchester dal 2004 e Direttore Musicale dell’Orchestre National des Pays de la Loire dal 2009, nel 2011 è chiamato, prima come Direttore Principale e poi come Direttore Principale Ospite, all’Orchestra Sinfonica Giuseppe Verdi di Milano; dal 2014 è Direttore Principale e Direttore Artistico della Real Orquesta Sinfónica de Sevilla.
FRANCESCO MICHELI
Nasce a Bergamo nel 1972 e, dopo la laurea in Lettere Moderne, si diploma alla Scuola d’arte Drammatica Paolo Grassi di Milano. Aiuto regista per i circuiti lirici regionali di Toscana e Lombardia e per il Wexford Festival Opera, nel 1997 debutta nell’opera con La Cantarina di Niccolò Piccinni allestita per il Museo del Teatro alla Scala. Collabora con l’As.Li.Co e firma gli allestimenti di Roméo et Juliette all’Arena di Verona, La Bohème e Otello al Teatro La Fenice di Venezia, Il Barbiere di Siviglia al Teatro Massimo di Palermo, Adriana Lecouvreur all’Opéra de Nice. Librettista e regista di Alice nel paese delle meraviglie e I musicanti di Brema, vincitore del Premio Abbiati nel 2009 per lo spettacolo Bianco, Rosso e Verdi, dal 2012 è Direttore Artisitco dello Sferisterio di Macerata.