Stagione 2014/2015
Opera

Brundibár

DI HANS KRÁSA

L'opera per ragazzi Brundibár racconta di due fratelli, Pepícek e Aninka, orfani di padre, che cercano di procurarsi del denaro per comprare il latte alla mamma malata. In paese arriva Brundibár, spaccone suonatore di organetto, che cantando in piazza riesce a guadagnare molti soldi. Pepícek e Aninka cercano di imitarlo e provano a cantare una filastrocca, ma senza successo. Tristi, si addormentano in strada e durante la notte un passero, un gatto e un cane decidono di aiutarli chiedendo a tutti gli scolari di formare un coro con una voce più forte di quella di Brundibár: i bambini riescono così a scacciarlo riconquistando la piazza e cantando tutti insieme all'amicizia e alla giustizia.


Brundibár
Opera per bambini in due atti  (dětská opera o dvou obrazech)
Musica di Hans Krása
Libretto di Adolf Hoffmeister


Adattamento italiano dell'originale in ceco


Nuovo allestimento


In collaborazione con il Conservatorio di Musica “Luigi Cherubini” di Firenze e la Scuola di Musica di Fiesole

Artisti

Direttore
Farhad G. Mahani (14,15,16) /  Elena Pierini (17,18,19)


Regia
Marina Bianchi


Scene e costumi
Leila Fteita


Movimenti scenici
Tiziana Colombo


Luci
Giuseppe Di Iorio


Maestro del Coro
Joan Yakkey

Brundibár
Federico Cucinotta


Voci bianche della Scuola di Musica di Fiesole


Strumentisti del Conservatorio Luigi Cherubini

ATTO I

Nella strada di un villaggio, Pepícek e Aninka sono in cerca di latte: la loro madre è a letto malata e, secondo il parere del medico, questa è l’unica cosa che potrà guarirla. Non avendo soldi per pagarlo, tentano di imitare il suonatore d’organetto Brundibár a cui i passanti fanno elemosina. Cantano quindi una canzone ma tutti, disturbati, li scacciano. Durante la notte un passero, un gatto e un cane arrivano in loro soccorso e decidono di aiutarli a sconfiggere l’odioso Brundibár.



ATTO II

I tre animali, dopo aver svegliato Pepícek e Aninka, chiedono la collaborazione dei bambini del quartiere. Non appena Brundibár comincia ad azionare il suo organetto, tutti cantano una dolce ninnananna e  i passanti, commossi, gettano monetine nel cappello di Pepícek. Il perfido Brundibár approfitta quindi di un momento di distrazione per rubare il loro denaro. Tutti si lanciano all'inseguimento del furfante; recuperati i soldi, Pepícek e Aninka si uniscono in un coro insieme agli animali e a tutti gli altri bambini per inneggiare alla giustizia cantando «è finita la guerra».

HANS KRÁSA

Nasce a Praga il 30 novembre 1899 e, dopo un primo approccio alla musica attraverso lo studio del pianoforte e del violino, si rivolge alla composizione presso la locale accademia. Ottenuto il diploma, viene assunto come maestro accompagnatore al Neues Deutsches Theater e qui conosce Alexander von Zemlinsky. Nel 1921 riscuote un notevole successo con le Quattro Canzoni Orchestrali, la sua prima composizione ad essere eseguita in pubblico. Sei anni più tardi compie un viaggio a Berlino, dove entra in contatto con Albert Roussel e con i lavori di Arnold Schönberg e Gustav Mahler. Nel 1942 viene deportato nel campo di concentramento di Theresienstadt; qui rifinisce e porta in scena, per ben 55 volte, Brundibár opera per bambini ispirata ad una commedia di Aristofane. Trasferito ad Auschwitz, viene trucidato il 17 ottobre 1944.



Marina Bianchi

MARINA BIANCHI

Dopo il diploma in Regia alla Scuola d'Arte Drammatica “Paolo Grassi” di Milano, dal 1980 al 1992 è aiuto regista stabile presso il Teatro alla Scala di Milano; collabora con Liliana Cavani, Eimuntas Nekrošius, Ferzan Özpetek, Graham Vick, William Friedkin, Luca Ronconi, Roberto De Simone, Giorgio Gallione, Antonio Albanese ed è responsabile del riallestimento di tutte le produzioni di Giorgio Strehler. Tra gli spettacoli di cui cura la regia, la prima italiana di Das Berliner Requiem di Kurt Weill per il Maggio Musicale Fiorentino 1996, La Bohème di Giacomo Puccini che inaugura nel 2000 la stagione del Teatro San Carlo di Napoli, Rigoletto di Giuseppe Verdi per il Teatro Petruzzelli di Bari nel cortile di Palazzo Svevo nel 2001,L’elisir d’amore di Gaetano Donizetti al Teatro Regio di Torino nel 2010, Le nozze di Figaro di Wolfgang Amadeus Mozart nella stagione 2011-12 al Teatro Lirico di Cagliari,Dido and Aeneas di Henry Purcell al Teatro Ristori per la stagione invernale 2013 dell’Arena di Verona.

Da Terezin al teatro


di Marina Bianchi


Ci troviamo in un orfanotrofio, forse proprio l’orfanotrofio ebraico di Praga per il quale il compositore scrisse l’opera, oppure in una camerata del ghetto di Terezin dove i ragazzi vivono e agiscono con tutta l'energia che li contraddistingue anche nelle situazioni più terribili.


È sera. Confusione, aggressività, lotta. I ragazzi vengono bloccati dal personale di controllo dell’Istituto e dopo aver assecondato una serie di rituali costrittivi tacciono e forse si addormentano.


L'opera viene cantata e messa in scena come fosse un sogno e la stanza si trasforma attraverso la fantasia dei piccoli protagonisti. La piccola storia che rappresentano li porta a sperimentare i valori della solidarietà, della rivolta e della speranza.


Dopo il canto finale che chiude musicalmente “Brundibar”, la scena gradualmente si svuota, i ragazzi scompaiono, i guardiani e gli inservienti ripuliscono la camerata e se ne vanno.


Non c’è stato futuro per i ragazzi di Terezin, pochissimi sono sopravvissuti ad Auschwitz, solo la nostra memoria li tiene in vita. Una melodia struggente della fisarmonica ci segue mentre usciamo dal teatro.

Date

Dom 19 ottobre, ore 16:30
Sab 18 ottobre, ore 20:30
Ven 17 ottobre, ore 10:00
Gio 16 ottobre, ore 10:00
Mer 15 ottobre, ore 10:00
Mar 14 ottobre, ore 10:00

Prezzi
Posto unico € 15
La Biglietteria al Teatro Goldoni è aperta solo in occasione degli spettacoli da un’ora prima dell’inizio degli stessi. La Biglietteria del Teatro Comunale è aperta per il servizio di prevendita dal martedì al sabato dalle 10.00 alle 18.00.