Stagione Sinfonica 2017/18
Concerto Ciclo Mozart

Alexander Lonquich I

Il concerto si apre con l'ouverture da Die Zauberflöte, composta secondo alcune caratteristiche tipiche delle ouverture "alla francese", composte da una introduzione lenta, con un marcato ritmo puntato, abbellimenti e virtuosismi, seguita da un movimento vivace in stile fugato. La sinfonia Linz, dal nome della città dove fu composta e eseguita nel novembre del 1783, si apre con un tempo lento, in modo simile alle sinfonie di Haydn, per proseguire nel secondo movimento con un metro alla siciliana, usato raramente nelle altre opere giovanili ma comune in quelle della maturità. Il brano finale, il concerto per pianoforte e orchestra K491, è una composizione dal tono drammatico ammirata da Beethoven e Brahms, la cui orchestra è la più ampia mai impiegata da Wolfgang Amadeus Mozart in un concerto. Inoltre, a differenza dagli altri concerti per pianoforte, lo strumento non scompare dopo la cadenza del primo movimento. Il finale, un tema con otto variazioni invece dell'usuale rondò, è ricco di sonorità orchestrali, tra le quali spicca un'ultima divagazione tematica del pianoforte.

Programma

Wolfgang Amadeus Mozart
Ouverture da Die Zauberflöte
Sinfonia n. 36 in do maggiore K 425, Linz
Concerto per pianoforte e orchestra n.24 in do minore K 491

Artisti

Direttore e Pianoforte
Alexander Lonquich
WOLFGANG AMADEUS MOZART
Nasce a Salisburgo nel 1756 da una famiglia di musicisti. Enfant prodige, inizia a suonare il clavicembalo a tre anni e compone i primi pezzi a cinque. Il padre Leopold organizza per il talentuoso Amadeus tournée europee a Francoforte, Parigi, Londra e in Italia. Assunto come musicista di corte a Salisburgo nel 1773, nel 1777 viaggia in cerca di un lavoro migliore, ma senza successo. Richiamato come organista di corte a Salisburgo nel 1779, nel 1781 ne viene cacciato «con un calcio nel didietro». Inizia a comporre su commissione e per il pubblico, esibendosi come solista nel Concerto in re minore n. 20 K 466 e nel Concerto in do minore n. 24 K 491. Il periodo di fortuna economica, ebbe il culmine nel 1786 con il trionfo delle Nozze di Figaro a Praga, dove riceve la commissione per il Don Giovanni. Nominato compositore della corte imperiale nel dicembre 1787, riceve però solo ottocento fiorini all'anno invece dei duemila destinati a Gluck che aveva ricoperto lo stesso ruolo. Inizia a chiedere soldi in prestito e fare debiti. Il 1790 è il periodo di minore produttività per Mozart, in cui però viene rappresentato il Così fan tutte. Nel 1791 compone Il Flauto Magico e un'opera seria, La clemenza di Tito, fino a quando riceve una commissione misteriosa per una messa da requiem: ammalatosi durante la sua composizione, muore a Vienna il 5 dicembre 1791.
Date

Sab 24 marzo, ore 20:00

Prezzi
Platea 1 € 50
Platea 2 € 45
Platea 3 € 35
Platea 4 € 25
Palchi € 20
Galleria € 15
Dove

Teatro del Maggio Musicale Fiorentino

Piazzale Vittorio Gui, 1
50144 Firenze

Dettagli e mappa