Stagione 2016/17
Opera

Faust

Charles Gounod

Il magnifico allestimento di David McVicar per Faust porta l'azione nella Parigi alla vigilia della guerra franco-prussiana, negli anni di Gounod. Le scene di Charles Edwards includono un memorabile Cabaret l'Enfer e una impressionante ricostruzione della Chiesa di Saint-Séverin che trasmettono vividamente lo scontro tra religione e intrattenimento edonistico, creando uno sfondo potente per la musica di Charles Gounod, in cui spiccano momenti come il coro dei soldati, Le veau d'or di Mefistofele, o la canzone del gioiello di Marguerite.

Faust
Dramma lirico in cinque atti
Libretto di Jules Barbier e Michel Carré tratto dal Faust e Marguerite di Michel Carré, a sua volta tratto dal Faust di Johann Wolfgang von Goethe
Musica di Charles Gounod

Allestimento del Royal Opera House di Londra, Teatro Verdi di Trieste, Opera de Lille, Opera de Montecarlo

Artisti

Direttore
Juraj Valčuha

Regia
David McVicar

Ripresa da
Bruno Ravella

Scene
Charles Edwards

Costumi
Brigitte Reiffenstuel

Ripresi da
Anna Watkins

Coreografia
Michael Keegan-Dolan

Ripresa da
Rachel Poirier

Luci
Paule Constable

Ripresa da
John Percox

Maestro del Coro
Lorenzo Fratini

Orchestra e Coro del Maggio Musicale Fiorentino
Faust
Wookyung Kim

Marguerite
Carmela Remigio

Méphistophélès
Paul Gay

Siebel
Laura Verrecchia

Marthe
Gabriella Sborgi

Wagner
Karl Huml

Valentin
Serban Vasile

Danzatori
Chiara Afilani, Elena Barsotti, Maria Novella Della Martira, Martina Gerbi, Mariangela Massarelli, Gaia Mazzeranghi, Marika Meoli, Jessica Rapelli, Selene Scarpolini, Marianna Zanaglio, Luke Bradshaw

Figuranti speciali
Laura Bandelloni, Chiara Catelani, Diletta Della Martira, Ermelinda Pansini, Francesco Baldini, Alessio Nieddu, Leonardo Paoli, Lorenzo Torracchi
ATTO I

Lo studio di Faust.
Il vecchio filosofo Faust medita, deluso, sulla solitudine della sua vita, né motivi di conforto gli giungono dalla natura o da Dio. Amaramente ammette di non vedere e non sapere niente: solo il nulla lo circonda. Decide dunque di suicidarsi, ma a trattenerlo è il canto di alcune giovani e di contadini che esaltano la bellezza della natura e l’amore. Ma quando invocano Dio, Faust si abbandona allo sconforto: Dio non può fare niente per lui, non può rendergli l'amore, la giovinezza e la fede. Maledice dunque i piaceri terreni che lo legano alla vita, la felicità, la scienza; quindi  invoca il demonio. Subito appare Mefistofele, in abito da cavaliere, e si dice pronto ad esaudire ogni suo desiderio di ricchezze, di gloria o di potere. Ma Faust risponde di volere i piaceri dell'amore e una nuova giovinezza. Mefistofele è pronto a soddisfarlo: avrà di nuovo la giovinezza, piena di gioie e piaceri, in cambio della sua anima. Faust esita a firmare il patto e Mefistofele, per vincere i suoi dubbi, gli fa apparire una bella fanciulla, Margherita, seduta all'arcolaio. Ammaliato dalla grazia della giovane, Faust sottoscrive il patto e, subito trasformatosi in un giovane cavaliere, parte con Mefistofele.

 

ATTO II

Una porta della città.
Durante una festa popolare alla vigilia della partenza dei soldati per la guerra, giunge Valentino,  stringendo in mano un medaglione che Margherita, sua sorella, gli ha donato perché lo protegga sui campi di battaglia. Si accinge a partire con gli altri soldati e affida Margherita all'amico Siebel, uno studente innamorato della ragazza; quindi prega Dio di proteggere sua sorella. Anche Mefistofele prende parte alla festa, intonando una canzone che esalta l’oro; quindi compie alcuni prodigi e profetizza la morte allo studente Wagner e a Valentino. Quando però allude all'amicizia fra Siebel e Margherita, Valentino sguaina la spada e lo sfida: ma, fra lo stupore generale, la sua lama si spezza. Convinti di trovarsi di fronte a una creatura demoniaca, i giovani formano una croce con le loro spade e Mefistofele è costretto a rinfoderare le armi. Entra Faust e chiede con insistenza a Mefistofele di fargli incontrare Margherita. Poiché la scena si riempie di ragazze e studenti, Mefistofele esorta Faust a offrire il braccio ad una delle più belle, ma questi rifiuta: desidera solo Margherita. Quando la fanciulla giunge, mentre Mefistofele impedisce a Siebel di avvicinarla,  Faust le propone di accompagnarla, ma la giovane rifiuta.

 

ATTO III

Il giardino di Margherita.
Siebel lascia un mazzo di fiori presso la casetta di di Margherita: non ha il coraggio di confessare il suo amore alla ragazza e prega i fiori di parlare per lui. Giunge Faust ed è turbato dalla grazia della casetta di Margherita, immersa nella natura, che testimonia la presenza di un'anima innocente e pura. Frattanto Mefistofele pone uno scrigno pieno di meravigliosi gioielli accanto ai fiori di Siebel:  è certo che la ragazza non resisterà al fascino delle gemme e che finirà per cedere alle proposte di Faust. Entra Margherita ed intona una canzone sul Re di Thule, quindi vede i gioielli e, dopo qualche esitazione, non resiste alla tentazione di indossarli, incoraggiata da Marta, sua vicina di casa. Mentre Mefistofele corteggia Marta per permettere a Faust di avvicinare Margherita, questi con frasi sempre più appassionate le dichiara il proprio amore. La fanciulla dapprima resiste, quindi dichiara a sua volta di amare Faust e si lascia abbracciare, ma, vinta dalla vergogna, entra precipitosamente in casa, affacciandosi alla finestra, inebriata d'amore. Sospinto da Mefistofele, Faust si lancia verso la finestra, afferrando la mano di Margherita. Mefistofele apre la porta del giardino ed esce sghignazzando.

 

ATTO IV

La stanza di Margherita.
Abbandonata da Faust, dopo aver partorito il loro figlio, Margherita è derisa ed evitata dalle altre ragazze. Seduta al suo arcolaio, la fanciulla invoca il ritorno dell'amato ed è consolata da Siebel, l'unico che le sia rimasto fedele. Decide quindi di recarsi in chiesa a pregare per il suo bambino.

La chiesa.
In chiesa, per impedirle di pregare, Mefistofele scatena contro Margherita gli spiriti infernali, che la tormentano con visioni terribili e le preannunciano il castigo divino. Atterrita, la fanciulla sviene.

Una strada.
Ritornato vincitore dalla guerra, Valentino comprende dall'imbarazzo di Siebel che qualcosa di grave è accaduto a sua sorella: entra dunque in casa, invano trattenuto dal giovane. Giungono Faust e Mefistofele: questi canta una serenata a Margherita per indurla ad affacciarsi alla finestra. Esce invece Valentino, che ha saputo la verità e, sdegnato, getta via il medaglione di Margherita e affronta Faust che, con l'aiuto di Mefistofele, lo ferisce a morte. Prima di spirare, Valentino maledice Margherita, inginocchiata al suo fianco.

 

ATTO V

Le montagne dello Harz.
È la notte di Valpurga. Mefistofele conduce Faust nel suo regno sulle montagne dello Harz e lo spinge a partecipare a un festino cui partecipano le più belle regine e cortigiane dell’antichità. Ma Faust è sconvolto dalla visione di Margherita in carcere, e ordina a Mefistofele di condurlo da lei.

Prigione.
Condannata per l’omicidio del figlio, Margherita ha perduto la ragione. All'arrivo di Faust, la ragazza lo riconosce ed egli vuol convincerla a fuggire con lui: Margherita si rifiuta di seguirlo e muore invocando il perdono di Dio. Le mura della prigione si aprono e l'anima della fanciulla s'innalza al cielo, accompagnata da un coro celeste. Mentre Faust cade in ginocchio e prega, Mefistofele cade disteso a terra sotto la spada luminosa dell’Arcangelo.
La Fondazione Teatro del Maggio Musicale Fiorentino comunica che, a causa dello sciopero indetto da alcune sigle sindacali per la giornata del 20 gennaio 2017, la prima recita di Faust è andata in scena in forma diversa da quanto previsto.

Sarà possibile effettuare il cambio del biglietto non utilizzato per una successiva recita di Faust (compatibilmente con la disponibilità dei posti) da oggi e fino a venerdì 27 gennaio oppure richiedere il rimborso del biglietto non utilizzato da martedì 24 gennaio a venerdì 27 gennaio 2017, presso la biglietteria dell’Opera di Firenze.

Per ulteriori informazioni si prega di rivolgersi alla Biglietteria Opera di Firenze, Piazza Vittorio Gui,1 - orario di apertura dal martedì al venerdì ore 10-18, sabato ore 10-13.
Date

Ven 3 febbraio, ore 20:00
Mar 24 gennaio, ore 20:00
Mar 31 gennaio, ore 20:00
Dom 22 gennaio, ore 15:30
Ven 20 gennaio, ore 20:00

Durata
Prima parte: 1 ora e 30 minuti
Intervallo: 30 minuti
Seconda parte: 1 ora e 24 minuti
Durata complessiva: 3 ore e 30 minuti circa
Prezzi
Platea 1 € 100
Platea 2 € 80
Platea 3 € 60
Palchi € 35
Galleria € 20
Visibilità limitata € 10

kickstarter-logo-light_200 Spettacolo a scelta per i sostenitori del progetto Opera per tutti su Kickstarter (per reward che includono biglietti)
Dove

Teatro del Maggio Musicale Fiorentino

Piazzale Vittorio Gui, 1
50144 Firenze

Dettagli e mappa
Oltre il sipario
Guide all'ascolto
Opera di Firenze
20, 24, 31 gennaio; 3 febbraio, ore 19.15
22 gennaio, ore 14.45