Stagione 2016/17
Opera Spettacoli per scuole e famiglie

Al canto, al ballo

Come un giorno nacque l'Opera a Firenze

Uno spettacolo originale e dinamico che racconta come i fiorentini, nel 1600, “inventarono” l’opera, un genere che avrebbe dominato l’Europa nei tre secoli successivi. Mentre ci si preparava alla rappresentazione in Palazzo Pitti dell’Euridice di Jacopo Peri e Giulio Caccini, divampavano le discussioni fra i componenti della Camerata de’ Bardi e nascevano amori fra le primedonne e i cronisti dell’epoca. Orfeo si metteva in cerca della sua sposa, l’opera iniziava il suo cammino.

Artisti

Direttore e musiche originali
Carlomoreno Volpini

Regia e scrittura scenica
Manu Lalli

Scene
Roberta Lazzeri

Luci
Alessandro Tutini

Ensemble di Musica Antica e Strumentisti del Conservatorio di Musica “Luigi Cherubini” di Firenze

Coro delle voci bianche del Maggio Musicale Fiorentino

Maestro del Coro delle voci bianche
Lorenzo Fratini
Giulio Caccini
Stefano Mascalchi

Jacopo Peri / Bastiano
Michele Monasta

Michelangelo Buonarroti il Giovane
Niccolò Franchi

Ottavio Rinuccini
Gabriele Zini

Francesca Caccini
Eleonora Fantechi

Isabella Andreini
Chiara Casalbuoni

Liso
Federico Zini

Ulio
Luca Baldini

Baccio
Andrea Landi

Una nutrice
Norma Mascalchi

Donne fiorentine
Marta Bonucci
Letizia Perini

Cantanti

Soprano
Eleonora Bellocci

Mezzosoprano
Giada Frasconi

Tenore
Hoerim Park

Baritono
William Hernandez
Manu Lalli

Regista, drammaturga, operatore culturale, ma soprattutto animatrice teatrale, fonda  quasi 25 anni fa “Venti Lucenti”, con la quale si occupa di teatro, educazione, divulgazione dell’opera lirica collaborando con enti, teatri, scuole, sul territorio nazionale e estero. Il filo rosso che ha legato le sue molteplici attività è da individuarsi nell’attenzione rivolta alla promozione di una cultura di pace e di tolleranza, basata sul riconoscimento della diversità, e sulle grandi potenzialità di espressione e di comunicazione di tutti. Le sue numerose messe in scena, (in molte delle quali  attori  danzatori, acrobati, musicisti professionisti, lavorano fianco a fianco con bambini, o non professionisti di provenienza varia) vedono la partecipazione annuale di centinaia di artisti (spesso in scena contemporaneamente). Il numero però non è un limite, ma una risorsa, poiché trasmette agli attori il senso di un lavoro epico teso alla rappresentazione simbolica dei grandi archetipi dell’immaginario collettivo. Da oltre dieci  anni si è specializzata in progetti di formazione e didattica legati alla musica e alla lirica, collaborando con la Fondazione del Maggio Musicale Fiorentino, l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma, il Teatro Massimo di Palermo, l’Orchestra della Toscana, il Teatro Coccia di Novara.
Quando nasce l’opera lirica ? E dove? Da molti anni mi occupo di spettacoli lirici principalmente realizzati e pensati per i bambini, e quante volte ho sentito questa domanda! Ed eccoci qui, a tentare di raccontare come nasce questo sogno. L’idea del progetto suggerita da Pierangelo Conte nasce proprio dall’esigenza di spiegare e raccontare al pubblico la nascita di una delle eccellenze artistiche del nostro paese, e della città di Firenze. Siamo nel 1600 a Firenze, governano i Medici,  potente famiglia fiorentina con una grande passione per le arti. Nell’Accademia dei Bardi un gruppo di artisti, letterati e poeti si domanda come fosse la musica dell’antica Grecia, e cercandola, inventa invece un nuovo modo di comunicare i sentimenti e le emozioni; il recitar cantando. L’opera venne scritta su richiesta dei Medici in occasione del Matrimonio di Maria, Nipote di Ferdinando, allora Granduca,  con Enrico di Navarra, futuro re di Francia. In occasione dei Festeggiamenti la città era in subbuglio e centinaia  i artisti, commedianti di strada  e musicisti si riversavano fra le sue vie per prendere parte all’evento. Giulio Caccini e Jacopo Peri musicisti e Ottavio Rinuccini Poeta, assieme a molti altri, raffinarono in quel momento uno stile,  quello appunto del recitar cantando,  che aveva già nelle sue strutture principali, tutti i segni  di ciò  che sarebbe poi diventata l’opera lirica.

Per la scrittura del soggetto ho usato non solo le poche tracce biografiche di personaggi realmente esistiti, ma anche i tratti principali delle opere liriche di tutti i tempi. Un lui che ama una lei, ma il Padre non vuole. Uno scenario ricco di intrigo e di passione. Qualche scelta drastica ma eroica. Un paio di gag da morire dal ridere affidate a personaggi di apparente secondo piano. Alcuni cori malinconici e pieni di struggente fascinazione. Un viaggio per un paese lontano. Ah l’opera! Proprio come il mito e la fiaba, racchiude in se i grandi archetipi dell’immaginario collettivo e la capacità straordinaria di rendere attraverso la musica e le parole la potenza dei sentimenti al massimo della loro  forza, lasciandoci il più delle volte,  attoniti di fronte allo svelamento di ciò che ognuno di noi nel suo privato vive e pensa.

Francesca Caccini, figlia di Giulio, si innamorerà nella finzione scenica,  del “Dotto Michelangelo Buonarroti il giovane” ( nipote del grandissimo Buonarroti) e rinuncerà a questa passione per convenzioni sociali e per amore della musica. Orfeo soggetto della prima opera scritta col nuovo stile,  ritroverà,  contrariamente al Mito,  la sua Euridice e saranno felici. "Ma" come dice Francesca "è solo un sogno, poiché l’amore quello vero, quello che riempie la vita di senso è come il pulviscolo che entra dalla finestra,  puoi vederlo ma non puoi mai  catturarlo". La speranza e l’aspettativa dello spettacolo sono il desiderio di condividere con il pubblico l’orgoglio dell’appartenenza ad un paese che ha creato una delle forme d’arte più belle della storia, con il desiderio che questa appartenenza possa essere condivisa e diventare strumento di accoglienza e di apertura al mondo intero.  Jacopo Peri in uno dei momenti più struggenti dello spettacolo dice “io ho aperto la strada al valore di altri, che camminando sopra le mie orme tracciate possano giungere la dove a me non è dato pervenire".

La strada continua.

Manu Lalli
Date

Sab 29 ottobre, ore 16:30
Mer 26 ottobre, ore 10:00
Dom 30 ottobre, ore 16:30
Ven 28 ottobre, ore 20:00
Gio 27 ottobre, ore 10:00
Mar 25 ottobre, ore 10:00

Durata
Durata complessiva: 1 ora e 20 minuti
Dove
Ringraziamenti
In collaborazione con il Conservatorio di Musica “Luigi Cherubini” di Firenze e Venti Lucenti
Oltre il sipario
Guide all'ascolto
Teatro Goldoni
28 ottobre, ore 19.15
29, 30 ottobre, ore 15.45